Fashion

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14 December 2017

Dove comprare ottimi maglioni (con un’ottima provenienza )

knitwear

Dopo il post su come indossare maglioni “classici” ecco il seguito con alcune indicazioni di acquisto. La prima è naturalmente quella di rifiutare il sintetico. Mai come per la maglieria mi sento di dire che 100% lana o 100% cashmere dovrebbe essere il faro che ci guida. Poi ammettiamo distrazioni dalla rotta a seconda delle necessità ma consiglierei sempre di prendere in considerazione solo percentuali basse di acrilico. Un maglione sintetico dà quella spiacevole sensazione di soffocamento, sembra tenerti caldo e invece sudi e basta. La lana è uno dei materiali più ecologici (anche se vengono fatte diverse considerazioni sull’eticità perché non sempre si sa come vengono trattati gli animali ma questo è un discorso diverso). A livello ecologico invece la lana è green anche perché, oltre a essere naturale e quindi smaltibile, un maglione non lo si lava ogni volta che lo indossiamo. Anzi – se ci laviamo noi – lo indosseremo diverse volte prima di farlo. E inoltre la maglieria di qualità davvero può durare anni. Per questo, scegliendo alcuni maglioni di stile classico, girocollo, a trecce, collo alto liscio, in colori come nero, blu scuro, beige, bianco, bordeaux, comprandone anche solo due a stagione, in tre anni avremmo un guardaroba di eccellenti maglioni basic da usare per i prossimi dieci. Con questo pacchetto poi potremmo aggiungere modelli o colori più particolari a seconda del nostro gusto. E sarà sicuramente un risparmio, invece di comprarne quattro ogni anno da 40 Euro che saranno inutilizzabili perché già orrendi con l’arrivo della loro prima primavera. Vi ricordo che un tempo l’abbigliamento si acquistava così. Cosa mi manca? Cosa mi serve per sfruttare al meglio ciò che già possiedo? L’ottica non era: voglio una cosa nuova ogni settimana. E basta.

Come dicevo nello scorso post il fast fashion per la maglieria per me è un no. Anche per brand fast che sembrano essere un po’ meglio a livello qualitiativo come ad esempio Cos o & Other Stories è un po’ una roulette russa, alcuni maglioni possono essere ok, altri con la trama più leggera mi si sono in passato bucati immancabilmente (oltre al fatto che personalmente non acquisto più in catene per altre ragioni che conoscete). L’unica eccezione che posso consigliarvi è Uniqlo, il suo cashmere pare passi la prova del tempo e ho potuto toccare con mano la collezione Uniqlo U in collaborazione con Lemaire è la qualità della maglia è ottima.

Quindi si apre l’annosa questione: quanto dovrò spendere per un buon maglione? Questa è una delle ragioni per la quale sul blog non do spesso consigli di shopping diretto: perché ognuno ha il proprio gusto e soprattutto un proprio budget e la propria disponibilità economica. Potrei farvi vedere stupendi maglioni da 500 Euro e oltre. Non tutti i brand (che sfilano) e di lusso  con questa fascia di prezzo hanno una qualità degna del loro prezzo, anzi, e il sintetico regna sovrano anche nella fascia del lusso (inaccettabile!) ma in ogni caso ce ne sono anche di qualità (per fortuna!). Forse non è però il consiglio che aspettavate. In un mare di influencer e magazine che ormai “consigliano” soltanto fascia altissima o bassissima vorrei riscoprire quella specie in via di estinzione che è la fascia media. Di qualità. E persino sostenibile. E questo significa che un maglione non può mai costare 40 Euro. Non può farlo mai se non a discapito di troppe altre cose, di troppe persone, dell’ambiente in cui viviamo. Qui vi segnalo alcuni brand che hanno deciso di fare business in maniera diversa. E i loro maglioni sono tutti 100% lana.

JIGSAW – Prezzi 100-200 Euro.

Brand inglese fondato nel 1970 che da sempre punta su qualità e buoni prezzi. Hanno particolare attenzione per i tessuti e controllano che materiali e produzione siano fatte con responsabilità. Dal loro manifesto: “Our designs are timeless, independent-minded and fun. We prefer not to slavishly follow fashion trends; instead we cherish the opportunity to make something beautiful, meaningful and lasting that you can wear for years“. Interessante anche per i cappotti, pantaloni e altri capi.

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HUND HUND – prezzi tra 100 e 140 Euro

Brand tedesco (Hund significa cane e infatti hanno anche accessori dedicati a loro!). La formula prevede “Luxury Materials. Ethical Process. Reasonable Prices“. Segnalano tutti i costi di produzione di ogni capo (materiale, trasporto, shooting delle foto, eccetera).

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PEOPLE TREE – da 100 Euro

People Tree è un brand inglese tra i più noti del fair trade e moda sostenibile. Ha fatto anche una collaborazione con Emma Watson. Oltre ai maglioni hanno anche vestiti, abbigliamento sportivo e accessori.

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GENEVIEVE SWEENEY – da 170 Euro

Genevieve Sweeney è un brand di premium knitwear inglese. “Genevieve Sweeney is committed to sustainability and collaborates closely with manufacturers across the UK. With the fashion industry now placing great importance on provenance, Genevieve Sweeney embraces the ethical practices and responsibilities of a premium British brand“. Bellissimi i loro maglioni classici da abbinare con tutto e per i prossimi vent’anni.

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CARCEL – da 150 Euro

Carcel è un bellissimo progetto danese di maglieria fatta a mano(!) da donne detenute. Bellissimi i maglioni, il loro lookbook, le foto e un sito che sono tutti degni di brand top di lusso.

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LIISA SOOLEPP – da 130 Euro

Un brand emergente estone con una mini collezione di maglia. Mi piace molto il loro vestito (o maxi pull) con pantaloni in maglia coordinati.

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MASKA – da 160 Euro

Brand svedese sostenibile con focus sulla maglia. Dalla loro presentazione: “The mission was clear: to design relevant, quality garments that transcend the seasons and to produce them in a sustainable way. We always thought that something made with great care inherit something sublime – a soul”. Grazie, sì!

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Ora ditemi se indossare uno di questi maglioni non vi renderebbe molto ORGOGLIOSE di indossarlo?!

 

P.S. Altro consiglio: ricordatevi sempre anche del second hand o dei saldi, online arrivano anche al 70% e partono già il 26 dicembre.

P.P.S. Ci sono anche tanti altri brand validi online, e anzi se avete qualche proposta voi, raccogliamo per un seguito.

 

 

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23 comments

  1. Grazie mille per queste informazioni! Adoro questo post Da qualche anno, quando voglio comprare un maglione, cerco solitamente quelli di lana gatto, alcuni li ho da almeno 5 anni e sono ancora perfetti! Non sono sicura della produzione sostenibile però.
    Al contrario, ho comprato un maglioncino girocollo in cachemire da Falconieri, prodotto in maniera sostenibile e tinto con erbe, la qualità è però bassa.

    Negli outlet village spesso si trovano negozi che vendono maglieria solo lana/cachemire/cotone!

    Linda
    • Grazie delle indicazioni! ma cos’è la lana gatto??

      Erica Blue
      • È un marchio di Tollegno 1900, è lana merino morbidissima, sull’etichetta viene proprio riportato un gatto

        Linda
        • ah ecco, grazie, lo cercherò! :)

          Erica Blue
  2. Grazie per questi consigli sempre sensibili e di qualità! Scusa la domanda, sicuramente risulterà un po’ stupida, ma preferisco chiedere a chi ne abbia già esperienza: come si lava un maglione di lana? La mia conoscenza in merito è zero e qualche consiglio prettamente pratico sarebbe per me utilissimo (non vorrei mai rovinare un capo del genere)

    Cristina
    • La lana si lava preferibilmente a mano in acqua fredda o appena tiepida con un detergente delicato (meglio ecologico già che ci siamo!). Poi non lo devi assolutamente strizzare ma solo tamponare con un asciugamano e stenderlo “piano”, ovvero non troppo penzoloni così non si sforma. Oppure c’è sempre la tintoria ma personalmente preferisco lavare con acqua e detersivo mio 😉
      Oppure ci sono anche i programmi appositi delle lavatrici che sono più delicati del bucato normale. Quella è la prova del nove però, i maglioni di qualità peggiore in lavatrice mi si sono bucati!

      Erica Blue
  3. Grazie mille per questo post, davvero utile. La maglieria è sempre la cosa più difficile da comprare online: anche nei casi in cui si scelgono cose 100% lana o cachemire, e anche quando sono di marchi di qualità, si rischia di ritrovarsi con capi che non sono come te li aspetti e dopo pochi utilizzi, o al primo lavaggio, si sciupano.
    Sara

    sara
    • A volte succede purtroppo, però chi di solito con chi ha una descrizione dettagliata sulla propria produzione e qualità si va più sul sicuro.

      Erica Blue
  4. Erica grazie mille di queste indicazioni, le aspettavo dopo il post sui maglioni (e ho commentato su FB chiedendoti dei brand), sono case che non conosco ma mi fido e li cercherò:) ultimamente ho comprato un maglione di lana merinos di un brand francese, Des Petits Hauts, ed è stato un ottimo investimento! Non so se la loro produzione sia eticamente corretta, ma la lana è italiana ed è veramente di pregio :)

    Cristina
    • Bene allora! :)

      Erica Blue
  5. Bellissimo post! Sono d’accordissimo con te, anch’io da qualche anno, ho smesso di acquistare maglioni nelle catene fast fashion (qualità pessima!) e preferisco investire in un capo di qualità che mi duri nel tempo. Io spero sempre che arrivi Uniqlo in Italia!!!

    Claudia
  6. Non è lana ma cachemire, però non posso non consigliare a-mm-e, piccolo brand inglese i cui capi vengono prodotti a mano in una comunità ecologica nepalese. In più Emma, la proprietaria e designer, è di una gentilezza unica.

    Laura
    • Grazie mille, lo cerco!

      Erica Blue
  7. Me li segno tutti, era tempo che cercavo una soluzione a questo problema delle maglie.
    A giudicare dalle immagini, mi piace molto Jigsaw.

    Alessia
    • Sì, infatti anche i cappotti mi sembrano molto belli!

      Erica Blue
  8. Grazie per il post! Ce ne sono pochi (0!) come i tuoi. Io sono vecchia guardia ancora e oltre shopping on line amo toccare e provare le cose. Ma qualche sito lo proverò (quello tedesco con i costi trasparenti mi ha davvero stupito)

    Chiara
    • Grazie Chiara!

      Erica Blue
  9. Erica, grazie! Sei un faro in questa landa buia e desolata di acrilico.

    Francesca
    • ahahah! :)

      Erica Blue
  10. Ciao stellina grazie per le gradite dritte. Quello danese mi incuriosisce, quando compro ti dico… Spesso noi di provincia (ahahahahah!!) possiamo beneficiare di laboratori di maglieria artigianale che hanno lo spaccio. Poi però capita di non resistere al modaiolo/acrilico…. Baci.

    La Zietta
    • Esatto, ci sarebbero anche (ancora) tante piccole realtà locali!

      Erica Blue
  11. Ciao cara; i tuoi post preziosi come sempre! Volevo suggerire anche Everlane; un brand americano giovane (il loro fondatore credo sia un ragazzo davvero innovativo), illuminato sia da valori etici che di trasparenza per quanto riguarda le materie prime, la condizione dei loro dipendenti, la gestione del core business e la motivazione dei loro prezzi. Ogni anno i loro black friday non sono saldi selvaggi ma é devolvere il ricavato delle vendite di quei giorni ad un’assocInazione umanitaria ogni volta diversa, aiutando la realizzazione diun progetto. Lo stile somiglia a quello basic e minimal di Cos e Uniqlo ma con una qualità migliore e un rigore più pulito seppur fresco e chic. Molti dei loro capi e accessori sono Made in Italy e normalmente in alcuni periodi spediscono anche in Europa (avvisano sui social). Hai detto proprio bene mi sento orgogliosa di indossare dei loro pezzi, anche la semplice t-shirt bianca (che consiglio perché tra le migliori basic in circolazione) perché raccontano una storia, una bella storia.

    Maria Anna
    • Ciao, grazie mille! Avevo parlato di Ever Lane in un post dell’anno scorso ma fa sempre bene un reminder!

      Erica Blue