Beauty

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22 maggio 2015

Tanta adorazione per la lozione (viso. E vi spiego anche cos’è!)

I miei viaggi in Giappone, oltre a centinaia di foto e innumerevoli ricordi piacevoli (non quello dove il tassista ha ruttato in macchina, molto silenziosamente, non ci eravamo accorti di nulla, tranne quando ha cominciato a salire un olezzo di cipolla impossibile da sopportare coi finestrini chiusi. Eh i ramen. Ma questa è un’altra storia).
Dicevo, oltre ai ricordi che conservo con adorazione e nostalgia, i viaggi hanno avuto anche un altro merito: quello di farmi conoscere la beauty routine giapponese. L’anno scorso vi avevo raccontato del mio beauty haul giapponese e sono ancora entusiasta oggi di quei prodotti tanto che alcuni li ho ricomprati anche quest’anno.
La beauty routine delle giapponesi è suddivisa in più fasi rispetto a quella occidentale e in particolare prevede per la sera il double cleansing, ovvero un prodotto per struccare più un altro per detergere. Ma io sono entusiasta della fase che viene dopo: la fase lotion!
In italiano dicendo lozione cosa ci viene in mente? A me qualcosa di antiquato, la lozione da barba del nonno, la lozione per i capelli. In effetti chi usa ancora questa parola?
Ma in Giappone (e in Asia in generale) le lozioni sono tutt’altra cosa. Rappresentano il terzo step della routine viso. Dove noi usiamo il tonico loro usano la lozione.
Ma mentre i tonici li ho sempre trovati un po’ superflui (la metà mi sembra acqua fresca) di lozioni asiatiche ce ne sono xmila tipi diversi, servono a cose diverse, sono tutte molto piacevoli da applicare e sono pure il mio nuovo prodotto preferito.Una lozione può servire a idratare oppure a esfoliare, a sbiancare le macchie o a combattere le imperfezioni. Ci sono tanti usi diversi a seconda della necessità di ognuna.
Sono sempre trasparenti, con una consistenza appena più densa di un liquido ma meno di un gel, e si applicano tamponandole sul viso con le mani o con un dischetto (io preferisco le mani). E mentre la funzione di un nostro tonico sarebbe (solo) quella di ristabilire il ph della pelle (meh) la lotion è molto più simpatica perché è già utile di suo. FA già QUALCOSA.
Non è appiccicosa, si assorbe subito, sembra quasi di non aver bisogno di mettere nient’altro sul viso. Che invece però va messo. La routine giapponese prevede ancora siero + crema + spf di giorno.Visto che immaginavo fosse piuttisto difficile trovare le lozioni da noi mi sono comprata il mio bel flacone di scorta nel viaggio di aprile, lo vedete nella foto (so che lo riconoscerete :D). E’ arricchito con ambra, non è poetico? E’ una lotion idratatante che amo molto.
(Si chiama Kohaku-Hada Moisturizing Lotion).

Poi la SORPRESA.
Ricevo da provare alcuni prodotti della nuova linea skin care di Diego dalla Palma.
E prima di tutto fatemi fare un bell’applauso al packaging. Che è davvero carino, stento quasi a credere sia made in Italy (sai abituati a verybello e all’albero della vita dell’Expo…). Ma dicevo dello shock. Tra questi prodotti mi cade l’occhio su Lozione esfoliante all’acido glicolico“. Cioè L-O-Z-I-O-N-E? Una lozione italiana fatta come quelle asiatiche?
Ebbene sì.
E’ trasparente anche lei e ha proprio la stessa funzione di quelle giappo. Dopo la detersione e prima dell’idratazione.
Abbinata alla sua crema viso sempre all’acido glicolico hanno un’ottima azione esfoliante. Le sto usando da circa 2 settimane e pelle morbida e luminosa, yeah.
Tra l’altro tutti i prodotti della linea non contengono parabeni, conservanti, coloranti, paraffina, olio minerale, propylene glycol né triclosan.

E quindi abbiamo la nostra lotion ITALIANA. Sono ancora commosa.
Siamo avanti.

 Photos: BlueisinFashionthisYear.com
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