Blue Notes

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15 gennaio 2016

Scrivo per voi o per il SEO?

SEO

Sono seduta davanti al mio iMac e comincio a scrivere. Mi viene facile, è un flusso libero. É un testo che si è formato nella mia testa qualche giorno fa prima di addormentarmi, perché è di sera, prima di dormire che stranamente (o forse no) mi vengono le idee migliori. Mi immagino le parole, le snocciolo a mente ripetendole varie volte sperando che la mattina dopo siano ancora “vive”.

E poi eccomi che mi butto nella scrittura. E poi appena ho finito di inserire il testo nella pagina di wordpress del mio blog do un’occhiata in basso, alla sezione SEO. La famigerata sezione SEO. Che per mia mamma che mi legge e per qualche altro fortunato che non ha mai che avuto a fare con la parola scritta sul web significa in breve: le regole affinché google consideri il tuo testo degno di essere preso in considerazione e lo faccia gentilmente comparire nelle sue ricerche prima della 125esima pagina. Ovvero la tua possibilità che qualcuno leggerà davvero ciò che scrivi.

Dunque dicevo, guardo in basso e vedo l’INCUBO: una serie di semafori rossi (mamma, significa che ci sono degli errori nel SEO da correggere).

SEO: Punteggio SEO basso, la parola chiave non appare nel primo paragrafo del testo. Assicurati che l’argomento sia chiaro da subito.

Ma dai SEO, ti assicuro che i miei lettori capiranno, è un testo un po’ letterario, c’è un’introduzione artistica… vedrai che poi andando avanti sarà chiaro.

SEO: Semaforo rosso.

Okay.

SEO: Il titolo di pagina non contiene la parola chiave, e questa non appare all’inizio; prova a spostarla all’inizio.

Intanto SEO tu preoccupati della tua punteggiatura che è messa a caso. E poi dunque, la parola chiave, uhm… quale potrebbe essere per questo testo? Illuminazione? No, la cercherebbero solo insieme a “divina”. Dunque? Scrittura? Ispirazione? SEO? E devo metterla pure all’inizio del testo? Dunque…

SEO: Le immagini in questa pagina non presentano tag alt contenenti la tua la parola chiave.

Ma quella che ho scelto è un’immagine metaforica. E non avevo ancora nemmeno pensato alla parola chiave!

SEO: Questa pagina non ha link in uscita. Inserisci un link.

Ma è un testo di pensieri miei, di mie riflessioni, a cosa linko a pensieriprofondi.com?

Ma il SEO non sente ragioni. Se non fai ciò che ti chiede i semafori restano rossi o arancioni e tu hai bisogno del verde per raggiungere la gloria. Devi sottostare al Supremo Google.

Per farlo questo testo suonerebbe così:

Titolo: Le 10 regole per trovare l’ispirazione

Svolgimento: Vi manca l’ispirazione? (parola chiave subito nel prima frase, TAAC! 100 punti) Ecco come ritrovarla in dieci semplici mosse. Segue l’elenco. Seguono i link di approfondimento. Segue un testo di minimo 300 parole. Segue la ricorrenza corretta della parola chiave, disseminata qua è là un po’ di volte ma assolutamente non troppe volte che è un semaforo rosso assicurato.

Ma non è affatto il testo che avevi in mente e che volevi scrivere tu.

Eh, appunto. Infatti quello l’avrebbe scritto google. Non io.

Morale: il web è pieno di testi inutili dettati dagli algoritmi di una macchina. La fantascienza di una vita governata dalle macchine è già qui. Per esempio si tratta della mia vita lavorativa. Con la ricerca di contenuti (creativi) continuamente incanalata in pessimi binari. Che è proprio ciò che ti fa perdere l’ispirazione. L’avrei inserito questo punto in quell’ipotetico articolo sull’ispirazione col SEO corretto.

 

(Collage di copertina mio).

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3 comments

  1. Come ti capisco! Penso ad un Leopardi o ad un Manzoni e mi domando se, catapultandoli ai giorni odierni, avrebbero spesso di scrivere!
    Forse la risposta è NO!
    Al diavolo sto Seo.

    Magne

    Magne
    • davvero!!

      Erica Blue