Lifestyle

Lifestyle

13 ottobre 2016

Gli effetti collaterali della pillola – La mia storia

photo-1476172461888-b2b80f220697

Sono più di sette anni che scrivo un blog ma questo è il post più personale e intimo che abbia mai scritto. Non è semplice ma lo considero quasi una missione, una sorta di “passa il favore” (ricordate quel film mieloso “Un sogno per domani”?). Perché ciò che mi ha portato a scriverlo e a farmi uscire da due anni molto pesanti è stato un articolo letto sul web. Un blog tedesco inseriva tra le notizie da leggere il link a un altro articolo tedesco intitolato “Cosa ti fa la pillola” che si chiedeva. “Perché i medici parlano così poco degli effetti collaterali della pillola? E soprattutto di quelli psicologici?”. Leggere questo articolo è stata la chiave di una mia personale rinascita e la via d’uscita a quella che cominciavo davvero a credere potesse essere una forma d’ansia patologica.

Ho smesso di prendere la pillola due mesi fa e ho passato queste ultime settimane a leggere libri, articoli e centinaia di commenti sul web (e non sto scherzando, centinaia!) su come la pillola anticoncezionale abbia peggiorato la qualità di vita a tante donne. Un argomento di cui si parla pocchissimo, soprattutto sui media tradizionali. Le cose forse stanno lentamente cambiando e qualche giorno fa è stata pubblicata una ricerca danese che associa l’assunzione della pillola a un maggiore rischio verso la depressione, notizia che è stata ripresa con un articolo sull’inglese The Guardian. Anche il blog americano ManRepeller ne ha scritto recentemente. In Italia non ho ancora trovato una riga in proposito (neanche sul web). Ed è per questo che voglio (de)scrivere la mia storia. Perché non c’è solo un rischio alla depressione ma prendere le pillola per anni potrebbe avere un impatto sulla vita di chi la prende spesso senza che venga mai associata ai sintomi.

 

“Tutte le medicine hanno effetti collaterali, quasi nessuna è presa ogni giorno, per anni, da persone sane”. *

LA MIA STORIA

Ho sempre avuto un ciclo mestruale regolare, non abbondante e poco doloroso. Ho cominciato a prendere la pillola negli anni dell’università, come anticoncezionale. Avevo una relazione stabile e la pillola è ciò che i ginecologi (e noi tutte di solito) pensiamo sia la scelta più giusta. Mi sembrava che andasse tutto bene anche se dopo qualche anno quando avevo “il ciclo” (che non andrebbe mai chiamato così quando si prende la pillola, ne parlerò dopo) i dolori erano molto forti. Talmente forti che a volte per una mattina al mese mi assentavo dal lavoro e non andavo in ufficio durante lo stage che stavo frequentando. Strano no, la pillola non dovrebbe togliere i dolori mestruali? C’è chi la prende proprio per quello (altro “errore” di cui vi parlerò sempre dopo). E infatti la mia ginecologa non trovava spiegazioni. Mi ha solo consigliato di provarne un altro tipo. Al primo giorno del primo “ciclo” con la nuova pillola ho pensato di dover andare al pronto soccorso: dolori così forti per ore e ore che nessun analgesico sembrava poter blandire, io stesa a letto che pensavo che forse non ero poi tanto lontana dai dolori del travaglio. “Nessuna spiegazione” anche in questo caso da parte della ginecologa e io che ovviamente torno subito di corsa alla pillola precedente e mi tengo i dolori meno forti, il male minore quindi (letteralmente). Nessuna indicazione medica che forse qualcosa non andava nel verso giusto. O semplicemente: perché soffrire? Un altro anno le mie analisi del sangue rivelarono trigliceridi alti, la pillola aumenta il rischio di trombosi e infarti, ed è per questo che ci fanno fare le analisi. In realtà questo è l’unico controllo medico sul nostro corpo, a posto le analisi, a posto tutto. Ma anche quella volta il tutto si risolve con un “vediamo le prossime analisi tra 2-3 mesi”. Ma se il mio rischio di trombosi aumentava non era forse meglio smettere e poi riprendere semmai con la analisi a posto? Pare di no.

Infine, passa ancora qualche anno, le analisi del sangue in seguito sono sempre state corrette, e la ginecologa decide che è meglio cambiare pillola. Perché? Risposta: Mah, non sei più così giovane, questa è più “leggera” (le pillole considerate più “leggere” non hanno evidenziato minori rischi di alcunché rispetto ad altre, anzi). Comunque in quel momento tutto ciò che pensavo era “va bene, se me lo dici tu che sei il medico, io mi fido!” E così cambio pillola, più o meno due anni fa. Quella che mi avrebbe fatto precipitare.

Dopo pochi mesi già corro di nuovo dalla ginecologa piuttosto impaurita: “Non mi viene il ciclo! Però non sono incinta!” (ovviamente avevo fatto il test). Risposta: “Oh, succede con questa pillola qui, potrebbe anche non venirti mai. Ma è normale. Se non hai paura di non accorgerti di gravidanze indesiderate va tutto bene così”. Io non dimenticavo mai di prendere la pillola, in dieci anni sarà successo 2-3 volte. E l’idea di niente ciclo, niente assorbenti, mi aveva subito proiettato nel sogno di mare, bagni, piscine, viaggi tutto l’anno sempre, quando voglio! Mi ricordo di aver chiesto: “Ma davvero non è un problema che non abbia il ciclo?”. “Assolutamente“.

E interrompo il racconto per spiegare subito a chi come me forse non era del tutto conscia del fatto che: la pillola non regola il ciclo mestruale, non lo rende puntuale come un orologio svizzero ogni mese, ma lo sopprime del tutto. Il ciclo mestruale non esiste più. Viene inibito per anni. L’utero “dorme” per anni. Non esiste nessun ciclo di cui parlare. Il corpo crede di essere in una sorta di limbo che viene sentito come una “menopausa”. E se il nostro corpo crede di essere in quello stato si comporterà di conseguenza anche in altri ambiti. Dunque, certo che non era poi tanto “strano” che non avessi il ciclo, come tutte le mie amiche mi chiedevano sgranando gli occhi. Neanche loro, se prendono la pillola, lo hanno mai. Le finte mestruazioni sono state “inventate”, create ad arte e diciamo inserite nel “pacchetto pillola”. Esistono anche altri contraccettivi infatti che le prevedono solo 2-4 volte l’anno (in Italia non sono commercializzati). Purtroppo alcune ricerche presentate nei materiali che ho letto in questi mesi hanno evidenziato che anche quel ciclo “finto” dà un po’ di sollievo all’utero (le ovaie invece sono “inattive” sempre e comunque) ed è meglio di niente. Tutte queste informazioni legate al “finto ciclo” non mi sono mai state spiegate o neanche lontanamente suggerite da nessun medico, mai.

 

Se un utero che non viene fatto funzionare per anni viene considerato in una condizione “sana”, un utero che funziona davvero allora cos’è malato?” *

E mentre io mi consideravo fortunata a non dover più usare gli assorbenti qualcos’altro nella mia vita cominciava ad andare storto. Ero sempre più stanca, svogliata, ansiosa e irascibile. Qualsiasi piccolo imprevisto mi sembrava un problema gigante. Che non sarei riuscita mai ad affrontare. Nella vita non ci sono solo rose, fiori e avocado – come tentano di farci credere anche le fashion blogger – e in questi ultimi due anni, i problemi nell mia vita ci sono stati. A questi problemi attribuivo quindi il mio stress, la mia tristezza e la mia apatia. Che però stavano diventando una costante. Negli ultimi mesi avevo cominciato anche a trovare sempre più difficile scrivere. Scrivere, capite, la mia attività preferita in assoluto. Il mio lavoro. Il mio blog. Una fatica ingestibile. Mi chiedevo dove fosse finita la mia creatività. La cercavo nei self-help, negli articoli “come migliorare la tua vita in 5 step da 5 minuti” ma niente sembrava funzionare. E l’ironia? Dov’era andata a finire anche quella? Sepolta alla fine in pensieri sempre più cupi e neri. In giornate dove tutto ciò che desideravo era stare stesa sul divano e aspettare la fine della giornata stessa. Ci sono stati giorni così. E’ imbarazzante confessarlo ma ci sono stati questi giorni e anche peggio. I pianti, senza un motivo concreto, quelli in cui la vita faceva semplicemente “schifo”. E basta. Senza via d’uscita. Senza domani è un altro giorno. Un’acuta sindrome premestruale perenne (e infatti era proprio quello il problema). Alla fine di questa escalation ero arrivata al punto di aver cominciato a credere di essere davvero depressa (e non nel senso che usiamo di solito: “oh, il mio top preferito è sold out, che depressione”, ecco non quella depressione) e di avere forse bisogno di aiuto. Che la mia vita ormai stava viaggiando su un binario morto. Arido e sterile come terra secca. Parole che non ho scelto a caso, era così che mi sentivo.

Due mesi dopo aver smesso la pillola in un pomeriggio assolato sto scrivendo questo post – cosa che prima mi avrebbe richiesto giornate e una forza di volontà enorme solo per cominciarlo – e sono serena, felice e spedita nel scriverlo. Dopo due mesi mi accorgo già quanto io sia meno stressata, meno negativa. E non più prigioniera di un’ansia continua e immotivata. Nei racconti che ho letto in queste settimane, la metafora più utilizzata dalle donne che, come me, hanno vissuto periodi logorati dagli effetti collaterali degli ormoni sintetici, è quella di “una nebbia che finalmente si dirada”. Io ho provato una sensazione come se fossi stata “piena” fino all’orlo e finalmente qualcuno avesse aperto il coperchio prima di farmi scoppiare. E’ strano come io sia stata attenta negli ultimi anni alla mia alimentazione, a mangiare sano, abbia smesso di bere latte vaccino, anche perché non volevo il latte di mucche costrette in allevamenti intensivi e pompate di farmaci e ormoni, senza rendermi conto che io stessa ero imbottita di ormoni sintetici da anni.

Informazioni importanti sulla pillola:

  • La pillola non regola il ciclo mestruale, lo sopprime. Se avete problemi di cicli irregolari o dolorosi quando smetterete di prenderla il problema si ripresenterà (a volte peggiorato) ed è quindi meglio affrontarlo invece che “nasconderlo sotto al tappeto”.
  • La pillola non cura l’acne. Come sopra il problema si ripresenterà. E oggi ci sono tanti metodi efficaci per curarla davvero.
  • Il livello di ormoni di un ciclo mestruale naturale e gli ormoni sessuali regolano 150(!) funzioni corporee che sono soppresse o modificate dai contraccettivi ormonali, tra questi: i livelli di energia, la memoria e la concentrazione, la coordinazione motoria, il livello di adrenalina, la soglia del dolore, l’assunzione di vitamine, i livelli di glucosio nel sangue, la tiroide e le ghiandole surrenali, il ciclo del sonno, la temperatura corporea, il colore della pelle e la sua consistenza, le onde cerebrali, il funzionamento del metabolismo, la facoltà visiva, uditiva e olfattiva e il sistema immunitario.
  • Per questo gli effetti collaterali della pillola – oltre che il ben noto aumento del rischio di infarti e trombosi – possono essere più subdoli e meno facilmente messi in relazione con la pillola stessa e possono verificarsi come: ansia, depressione, perdita di concentrazione, irascibilità, nervosismo e aggressività, attacchi di panico, paranoia, mal di testa ed emicranie frequenti, aumento di peso, perdita della libido, perdita dei capelli, difficoltà a dimagrire e a creare massa muscolare, acne, disturbi del sonno e insonnia, gravi sbalzi d’umore. Ci sono casi in cui, una volta smessa la pillola, alcune donne hanno problemi di infertilità e difficoltà a concepire.

14601124_1105583236184925_5100685454255550356_n

 

Ho preso la pillola per anni e con questo post non intendo demonizzarla assolutisticamente. Ci sono donne che non soffrono o non hanno mai sofferto di effetti collaterali pesanti. A queste o ad altri forse questo racconto e questo scenario potrà sembrare reale quanto uno sulle scie chimiche. Potrò sembrare esagerata o anche anti-femminista (anche se è vero il contrario). La pillola è stato il simbolo della libertà sessuale femminile, libertà che di certo non voglio mettere in discussione. Vorrei però che circolasse un’informazione corretta e che prendere la pillola sia una scelta consapevole e informata. Perché neanche quello che io ho provato sul mio corpo sono disposta a metterlo in discussione. Proprio perché si trattava del mio corpo. So cosa ho provato e questa esperienza mi ha segnato per sempre. Come succede purtroppo a molte altre donne. Si trovano tante testimonianze scritte e video su YouTube (in inglese) di queste esperienze. Non so come avrei reagito io stessa anni fa a leggere questo post, quando ancora non avevo provato effetti davvero pesanti (anche se i segnali che qualcosa non andava ci sono sempre stati) ma la mia speranza è quella che il mio racconto possa servire a qualcuna a fare “clic”, a spiegare emozioni negative e a riconoscere tanti piccoli sintomi che sembrano non avere una causa chiara e che intanto invece hanno un grande impatto nella vita di tutti i giorni. La me stessa di anni fa sarebbe stata grata di non dover vivere questi ultimi due anni nel modo in cui li ho dovuti vivere io.

*Alcune informazioni e le citazioni sono tradotte da me e tratte dal libro “Sweetening the Pill – Or How we got hooked on Hormal Birth Control” di Holly Grigg-Spall, libro che sono felice di aver letto e che tratta l’argomento in maniera approfondita. Va oltre sintomi e racconti e facendo un’analisi che mette in luce anche altri aspetti della pillola in relazione all’impatto che ha sulla nostra società. Il suo sito e la sua pagina Facebook è ricca di altri link e articoli se cercate degli approfondimenti. Holly è stata una delle prime a parlare di questo argomento aprendo un blog anni fa e raccontando la sua esperienza personale di depressione e altri problemi legati alla pillola (anche lei scriveva per professione e non riusciva più a farlo bene). Con il blog ha ricevuto talmente tanti commenti ed email da altre donne che si rispecchiavano in ciò che aveva descritto da decidere di pubblicare un libro. Ora sta per realizzare anche un film-documentario su questo argomento.

La seconda immagine via Lara Briden FB.

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

    facebooktwittergoogle_pluspinterest

TAGS:

38 comments

  1. Ciao!

    Io ho preso la pillola per due volte. La prima a 18 anni per regolarizzare un ciclo troppo corto (io sono sempre stata magra mangiando normalmente) e mi aveva fatto ingrassare di ben 8 kg (che poi ho perso appena ho smesso) e disturbi dell’umore. Che poi ti dicono che a 18 anni periodo dell’adolescenza, il corpo cambia e bla bla bla. Ripresa dopo i 20 anni per tre mesi, stesso buio, stessa sintomi depressivi. Smessa immediatamente.

    Ora dopo due gravidanze tutti i ginecologi, e ostetriche (anche quelle che sono per il parto super naturale!) mi hanno proposto la pillola. Ma io mai più preso un ormone sintetico in vita mia.

    Elena
    • Grazie per aver condiviso la tua esperienza. E hai fatto benissimo. Io non capisco e disapprovo questa insistenza medica a volerti convincere che invece va tutto bene nel prenderla.
      Sei stata quasi fortunata (nella sfortuna) che i sintomi siano comparsi subito. A chi non succede, come a me, fa ancora più fatica a metterli in relazione con la pillola purtroppo.

      Erica Blue
  2. Ciao Erica,
    anche io ho fatto parte del pillola-club per poco meno di un anno a cavallo tra il 2010-2011. Era come per molte l’anticoncezionale più pratico.
    Quando, dopo poche settimane dall’inizio dell’assunzione, ebbi l’occasione di leggere tutto il foglietto illustrativo l’incubo comincio’. Ogni sera prima di andare a letto prendevo la pillola pensando che stessi facendo del male al mio corpo, e cosi’ fu per qualche tempo. Il picco più basso lo toccai durante un soggiorno estivo in Cina: una sera cominciai ad avere un forte dolore al braccio sinistro e mi convinsi che mi stava venendo un infarto e che la causa fosse la pillola. Puo’ far ridere leggendolo, ma per una ragazza di 20 anni da sola all’altro capo del mondo non c’era davvero niente da ridere. Giro il mondo da quando ho 17 anni e fino ad oggi, che ne ho 27, non ho mai più visto mia madre cosi’ in ansia a causa mia. Quella stessa sera, in un paesino sperduto a 200km da Shanghai smisi di prendere la pillola. Per non ricominciare mai più.

    Tutta questa ipocondria ha avuto la sua parte di ragione quando mia sorella, a 28 anni é stata ricoverata a causa di una dissecazione della carotide: la vena principale che porta il sangue al suo cervello le si era occlusa. era ad un passo da un ictus a 28 anni!! Molto sportiva, non fumatrice, non bevitrice i medici legarono l’accaduto all’assunzione della pillola, avvenuta per un anno nel mio stesso periodo di tempo.

    Per quanto mi riguarda, il gioco non varrà mai la candela.

    chiara
    • Grazie Chiara per ciò che hai scritto. Sei stata molto saggia. E mi dispiace molto anche per ciò che è successo a tua sorella. Cose del genere non dovrebbero accadere. Anche per me non varrà mai più la candela. Peccato averlo scoperto solo adesso. Spero che parlarne posso far appunto aprire gli occhi anche ad altre donne.

      Erica Blue
  3. Bellissimo articolo amica, mi dispiace molto leggere che tu sia stata così male. Pazzesco come i medici affrontino la cosa con cosi tanta leggerezza, peccato che non ci sia più informazione su questo topic anche in Italia. Probabilmente ci arriveremo tra qualche anno.

    giulia
    • grazie Giulia, speriamo in più informazione davvero.

      Erica Blue
  4. Ho preso la pillola a più riprese negli ultimi 7 anni e anch’io ho avuto fenomeni “strani”: fortissimi mal di stomaco che duravano 2-3 giorni (in un’occasione sono andata al pronto soccorso, dove mi diagnosticarono una fantomatica “rottura di ciste”, senza infezioni, perchè gli esami del sangue erano perfetti!), abbandonata la pillola, spariti i mal di stomaco. Poco tempo dopo riprendo con una pillola più leggera e compaiono i soliti sintomi: cellulite ovunque, fame perenne, meteorismo (sì, meteorismo!) e anche un calo delle mie prestazioni sportive (corro da quando sono ragazzina). Non ho trovato nessun altro riscontro nel collegamento tra pillola e rendimento sportivo, ma da quando ho smesso nuovamente sto tornando ai tempi di qualche anno fa. Per non parlare del senso di “intontimento” del mio corpo, come se fosse in un perenne torpore (desiderio sessuale incluso). Certo, ora che non la prendo più un po’ rimpiango la sicurezza del ciclo che inizia il lunedì e mi lascia il fine settimana tranquillo, e anche i 20 giorni di ritardo del mese scorso mi han fatto provare qualche brivido, però dopo aver letto la tua testimonianza sono più sicura della mia decisione.

    Lucia
    • Lucia, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Gli ormoni influenzano tante funzioni del corpo come anche la digestione (anch’io ho avuto diversi problemi) e anche il tono muscolare e la resistenza alla fatica per questo sicuramente ci poteva essere una correlazione con il tuo rendimento sportivo. Sono contenta che i sintomi siano spariti senza la pillola, e sì certo anch’io rimpiango quella “tranqulllità” ma non la baratterei mai più indietro avendo tutto il resto!

      Erica Blue
    • Ciao Lucia posso chiederti se dopo aver smesso di prendere la pillola il meteorismo è passato e se ti è passato dopo quanto tempo che avevi smesso?

      Marta
  5. Ciao Erica.
    Io ho preso la pillola per moltissimi anni e devo dire che non ho mai avuto nessun effetto collaterale (o almeno del quale io sia conscia).
    E’ anche vero però che da qualche mese ho deciso di smettere proprio perchè non avevo più voglia di un medicinale fisso e quotidiano, perlatro godendo di sana salute (devo ammettere che speravo anche, con l’occasione, di eliminare quel po’ di ritenzione idrica che avevo notato ultimamente e che avevo imputato alla pillola ma purtroppo nulla è accaduto..).
    In ogni caso, nonostante un’esperienza di fatto positiva, ti scrivo per dire che trovo molto interessante il tuo post e soprattutto che sono rimasta molto colpita perchè mi sono resa conto che davvero c’è una totale disinformazione sulla pillola e sui suoi effetti e soprattutto un favor globale e generalizzato verso lo strumento che fa sì che una giovane donna non si ponga nessuna domanda prima di assumerlo. Sembra quasi una tappa obbligata nell’età adulta di una donna.
    Hai ragione, è un sistema totalmente sbagliato. Grazie quindi per aver richiamato l’attenzione su questo tema e speriamo che se ne parli.
    Dopodiché penso anche che sarebbe molto difficile per la maggior parte delle donne capire se effettivamente si tratti di ‘effetti collaterali’ dovuti alla pillola oppure di problemini periodici casuali o di crescita, non trovi? Questa forse sarebbe la parte più complicata da chiarire ma è vero che l’importante è essere informati e scegliere le proprie priorità.

    Vero
    • Ciao Vero, mi fa piacere che tu almeno non abbia avuto problemi ma che comunque ti sia a fermata a riflettere sull’utilità della pillola. Il problema come dici tu è che venga proposta dal sistema medico come tappa obbligata, senza che venga mai detto che esistono delle alternative. Non vuoi figli, hai l’acne, hai i dolori, il ciclo irregolare? Prendi la pillola e stop. Purtoppo è un’attitudine che ha radici profonde e purtroppo ha a che fare anche con il business.
      Per quanto riguarda capire la “provenienza” degli effetti collaterali se intervengono subito li capisci immediatamente (se leggi anche gli altri commenti qui di altre ragazze) più complicato è se compaiono dopo anni. Ma se qualcuno ci avertisse che ci PUO’ ESSERE una correlazione con la pillola basta smettere e vedere come va, se quoi problemi spariscono. Io mi sono sentita meglio a livello di umore già solo dopo una sola settimana! E quando hai “solo” problemi umorali davvero non ti senti così, in alcuni giorni pensavo di essere pazza. Non è umore o crescita!

      Erica Blue
  6. Grazie per questo post interessante. Iniziai a prendere la pillola a 16 anni a causa di una dismenorrea (il ginecologo me la prescrisse, al posto di farmi fare degli esami endocrinologi approfonditi). Per gli anni successivi ho preso diverse forme di anticoncezionali (pillole diverse e anello vaginale). Da circa 3 anni ho pero’ dei dolori fortissimi in prossimità del “ciclo” e anche “dell’ovulazione”. Qualche mese fa mi auto-diagnostico (perché ovviamente la risposta dei ginecologi ai miei interrogativi era sempre: “il ciclo è doloroso” – “ma se non è un vero ciclo perché dovrebbe essere doloroso?” avrei dovuto rispondere io) l’endometriosi che viene confermata da vari esami. Una forma avanzata di endometriosi che si è diffusa anche in organi vicini al mio apparato riproduttivo. Ovviamente, pare, il solo modo per tenere l’endometriosi sotto controllo è la pillola (e pure una pillola bella forte). Vorrei tanto smettere di prenderla perché non mi piace, come ha detto qualcuno, prendere ormoni sintetici, e perché non smetto di pensare alle possibili conseguenze a corto termine (depressione, alterazioni di umore, peso) e a lungo termine (tumori vari, trombosi). Mi reputo una persona informata e che cerca sempre le soluzioni migliori, ma in questa storia della pillola sono completamente bloccata. C’è qualcuno che vive o ha vissuto un’esperienza simile?

    Susanna
    • Ciao Susanna, mi dispiace molto per il tuo problema, l’endometriosi in effetti spesso viene curata solo con la pillola. Però ci possono essere anche delle altre vie penso. Intanto ti consiglio il libro WomanCode di Alisa Vitti (si trova solo in inglese però), lei è una professionista americana che cura da anni donne con problemi ormonali con metodi diversi dalla pillola. Prova a vedere se può esserti utile. Se l’inglese non è un problema si trovano anche diverse risorse sul web sull’endometriosi.

      Anche sul sito dell’autrice del libro http://www.floliving.com se fai la ricerca endometriosis ti escono degli articoli con dei consigli. Magari potrebbe essere un inizio?

      Ti metto anche il link diretto: https://www.floliving.com/?s=endometriosis

      Erica Blue
      • Cara Erica, grazie per il link. Ci daro’ sicuramente un’occhiata. Il problema immediato, se smettessi di prendere la pillola (come feci l’anno scorso prima di diagnosticarmi l’endometriosi, pensando che i dolori che avevo fossero dovuti alla pillola stessa), sono appunto i dolori; essi sono troppo forti e niente li calma (derivati dell’oppio, codeina, morfina). Nei mesi precedenti la diagnosi andavo al pronto soccorso con una cadenza di un giorno ogni due settimane ma nessuno è stato in grado di aiutarmi. Ho quindi paura ad addentrarmi in una strada fatta di terapie dolci, perché temo che non avranno l’effetto di cui ho bisogno,che è quello di avere dolori lancinanti per giorni interi. Oltretutto, molti consigli che leggo per attenuare l’endometriosi li seguo da molto tempo (dieta, sport ecc). In verità ho l’impressione di cercare l’Eldorado, ma non voglio demordere!
        Buona continuazione
        S

        Susanna
        • Ok, non demordere e in bocca al lupo, spero che tu possa trovare una soluzione!

          Erica Blue
    • Ciao! Io prendo la pillola da più di due anni per “bloccare” l’endometriosi… continuerò così fino alla menopausa
      Se non facessi così ci sarebbe il rischio che la malattia potrebbe peggiorare.
      baci a te.

      Chiara
  7. Me ne accorsi molti anni fa quando Usai per un periodo il cerotto al posto della pillola : cambiai il mio modo di sentire cose , atteggiamenti, reazioni . Si gli ormoni sono importantissimi sia fisicamente che nella sfera emotiva (ci sarà un perché se subito fanno fare esami alla tiroide gli psichiatri di fronte a crisi depressive più o meno gravi ).ho interrotto da danni , ho problemi ad avere altri figli e non so’ se per l età o per quel bel bombardamento di ormoni perpetrato per anni. E la storia delle ” mestrazioni” che poi non lo sono mi manda in bestia : una roba per fare credere che è tutto ‘naturale’. Ciao e avanti!

    Luanaf
    • Già, proprio così sentiamo subito una differenza molto forte quando succede qualcosa legato agli ormoni. Mi dispiace molto della tua difficoltà ad avere il figlio che desideri, ma non si sa mai, magari succederà ancora! Grazie del tuo commento.

      Erica Blue
  8. GRAZIE.
    Ho preso la pillola per 10 anni, abbastanza per dimenticarmi com’ero “prima”. Ho sempre avuto un carattere irascibile e tendente alla negatività per cui per molto tempo ho attribuito gli effetti collaterali della pillola a me stessa. Credimi, fino ad oggi ho avuto dubbi, per fortuna qualcuno ha cominciato a parlarne!

    Francesca
    • No, Francesca, non avere dubbi non era la vera “te”. E mi dispiace per i tuoi anni di negatività imposta. Grazie del commento!

      Erica Blue
  9. io ho preso la pillola solo per due anni, poi l’ho smessa perché volevo avere un bambino. non ho avuto effetti collaterali, se non i primi due mesi di assunzione nausee terribili, uguale identiche a quelle poi provate per la gravidanza (sempre di riadattamento del corpo per cose ormonali, in fondo). durante la visita post parto, la ginecologa mi ha subito proposto una pillola, ma io ho detto no. non sono disposta a provare nemmeno un giorno di nausea in più.

    Elisabetta
    • scusa, mi sono dimenticata di una cosa. secondo me quello che non si dice mai è che azzerando il ciclo mensile azzera pure il desiderio, visto che meccanismi ancestrali biologici ci impongono di essere più interessate all’argomento nei giorni di presunta fertilità.

      Elisabetta
      • esatto! e che il tuo ciclo naturale ti fa vivere la sessualità in maniera completamente diversa. Mentre la pillola per molte donne rende tutto diciamo più “piatto” (e in alcuni casi molto peggio). Quanti commenti ho letto su questo!!
        Grazie per il tuo intervento.

        Erica Blue
    • pensa che io ho avuto 20 giorni di nausea di fila, dopo il primo mese che ho smesso la pillola, anche questo è il corpo che si riassesta. Spero di non continuare così perché non è stato il massimo. Tu continua così!

      Erica Blue
  10. Grazie per il tuo racconto. Probabilmente sono una delle poche a cui la ginecologa, prescrivendomi la pillola come anticoncezionale, mi ha messa in guardia sul fatto che avrebbe potuto causarmi cambiamenti di umore e depressione, tanto da sconsigliarmi di iniziare ad assumerla sotto laurea. Ricordo anche che mi disse che la pillola deve farci stare meglio, e se non è così esistono altre strade da seguire.
    Cosa dire, sono stata fortunata!

    Eleonora
    • Sì, infatti! Anche se non concordo sul fatto che “la pillola ci debba fare stare meglio”, la pillola è un contraccettivo e questo sì può essere utile se non desideri una gravidanza. Ma la sua funzione positiva finisce lì. Dopo aver letto molto materiale su quanto siano preziosi gli ormoni di un ciclo naturale per così tante funzioni del corpo, niente potrà mai più convincermi che faccia “bene”.
      Grazie per il tuo commento!

      Erica Blue
  11. Ma allora non sono pazza! Ti ringrazio per aver scritto questo post. Ultimamente anche Vice ha pubblicato un articolo che riprendeva la ricerca danese che hai citato. A me capita che ad ogni mestruazione un dolore lancinante parte da metà coscia e arriva alla schiena, vomito e talvolta mi viene pure la febbre! Non mi riesco ad alzare dal letto per almeno 3 giorni e nessun antidolorifico riesce in qualche modo a lenire il dolore. Ora non uso più la pillola da 4 anni, sono dimagrita di 7 kg e il ciclo è perfettamente regolare e assolutamente non doloroso. I ginecologi (e ne ho cambiati molti) continuano a guardarmi come se fossi pazza e nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione valida per tutto quel dolore. Detto questo io la pillola non la prenderó MAI più!

    Elisa
    • Mi dispiace per quello che hai dovuto passare e che nessuno ti abbia dato una spiegazione. Io inizio a chiedermi se venga fatto volontariamente. Perché farci soffrire così quando sorgono dei problrmi? Contenta che ora è tutto finito finalmente. Grazie per aver condiviso la tua esperienza.

      Erica Blue
  12. Bellissimo articolo Erica, grazie! A dimostrazione della disinformazione che circola in materia, proprio ieri ho visto una storia su Snapchat di Cosmopolitan su 11 buoni motivi per smettere di avere il ciclo..di una leggerezza e pericolosità pazzesca!! Io ho 29 anni e non ho mai preso la pillola. Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa di profondamente sbagliato e pericoloso nel modificare gli ormoni del mio corpo per il semplice vantaggio di non dover usare il preservativo con il mio ragazzo (non avrei avuto altri motivi per assumerla). Ma la cosa che ricordo con chiarezza era l’aura cool che aveva la pillola quando ero alle superiori, in una scuola di provincia. A 16 anni erano le ragazze più fighe della scuola a prendere la pillola, era quasi uno status symbol..

    Martina
    • Sei stata molto saggia. E sì hai sollevato un punto molto importante, il fatto che l’hanno fatta diventare l’unico contraccetivo “cool”. Il libro che cito ne parla molto. Negli USA poi è legale fare pubblicità ai farmaci quindi puoi immaginarti che campagne. E i media ovviamente non fanno mai informazione corretta. Quella cosa che hsi visto su snapchat è da brividi. Grazie per il tuo intervento!

      Erica Blue
  13. Ciao stella. Sono contenta che questo tuo post così approfondito e ben strutturato abbia avuto tanto riscontro. Segno che questi problemi sono comuni tra tante ragazze giovani e questa condivisione fa solo bene. Io che ho un’età diversa (ahimè!) posso solo confermarti quanto segue: 1) non ho mai preso la pillola e, soprattutto adesso che non sono più giovane, sono assolutamente contenta di averlo fatto e credo vada applicata a casi gravi dove non ci sono alternative 2) tu non hai idea di quante patologie più o meno gravi esistono per le quali i medici, ad approfondimento di sintomi, chiedono se si sia fatto in passato uso di pillola (cellulite, obesità, problemi cardiaci, circolatori, vasocapillari, ischemie, per non citare tumori di varia natura) 3) ci sono tanti modi per curare disturbi di ciclo che non compromettono la salute, non hanno effetti collaterali, né contrastano con altri farmaci 4) l’attività ormonale femminile è assolutamente positiva tanto che , con la menopausa (lontana per voi ma che prima o poi affronterete) tanti ginecologi propongono la TOS (terapia ormonale sostitutiva) per ovviare ad altri problemi causati dalla mancanza di ormoni. Ma allora: prima li fanno dormire con la pillola, poi li aggiungono quando il corpo ha terminato di produrli? Non sarebbe il caso di sfruttarli quando ci sono? Per evitare gravidanze non consapevoli, ci sono altri modi, forse meno comodi, ma sicuramente meno invasive. Ciao un bacio e complimenti.

    La Zietta
    • Grazie Zietta, è proprio così. Un business di ormoni. Concordo con tutti i tuoi punti. Grazie per il tuo contributo!

      Erica Blue
  14. Ciao Erica, aggiungo a quelli già descritti l'”effetto collaterale” che ho avuto io e che si è presentato dopo 6-7 anni che prendevo la pillola.
    Ho cominciato ad avere fortissimi fastidi che quasi mi impedivano di avere rapporti sessuali (si presentavano durante e dopo, era veramente molto fastidioso, anche a livello psicologico).
    Dopo un annetto in cui ho assunto qualunque tipo di ovulo e dopo essermi spaventata autodiagnosticandomi una patologia (la vulvodinia) che presentava i miei stessi sintomi, la ginecologa mi ha suggerito di smettere di prendere la pillola.
    Da li tutto è cambiato: non è stato immediato ma già dal primo mese i sintomi cominciavano a sparire e ora, a distanza di un anno dall’interruzione, sono finalmente, nuovamente “libera”

    Chiara
    • Chiara, grazie per la tua testimonianza. Sono contenta che in questo caso sia stata la ginecologa a suggerirti di interromperla.
      E sono contenta anche che tu sia uscita da quel periodo non certo gradevole.

      Erica Blue
  15. Bellissimo articolo Erica. Grazie per aver condiviso la tua esperienza.
    Io non ho mai preso la pillola, mi sono sempre rifiutata di prenderla in considerazione, e direi che ho fatto bene!!

    Lela Seaseight
    • Direi che sei stata saggia sì! Grazie Lela.

      Erica Blue
  16. “L’utero dorme per anni”. Non è esatto. Ad essere quasi esatto è che le ovaie dormono per tutto il tempo in cui si prende la pillola. E non è che sia del tutto un male, considerato che le ovaie sono organi fatti per lavorare pochissimo (in natura, dove non esistono la plastica, le automobili, gli antibiotici, il rossetto e gli hamburgers, nella vita di una donna le ovaie lavorano normalmente per due o tre mesi ogni quindici-diciotto). Comunque, i medici non sbagliano quando non si dilungano troppo sugli effetti collaterali della pillola, perché rischierebbero di suggestionare le loro pazienti. Piuttosto dovrebbero essere molto precisi per quanto riguarda i rischi maggiori per la salute e, per quanto riguarda gli effetti collaterali, dovrebbero offrirsi di ricevere in qualsiasi momento i dubbi e le segnalazioni di qualsiasi sintomo nuovo e insolito da parte delle loro pazienti.

    Antonio E.M. Attanasio
    • Grazie per il suo contributo che rispecchia perfettamente la concezione per cui io e – tante altre donne – stiamo scrivendo articoli come questo: combattere una mentalità dove “spegnere” un organo femminile è considerato “non del tutto un male” e NON informare le pazienti è considerato un bene. Cent’anni fa noi donne eravamo “isteriche”, oggi “suggestionabili”, a quanto pare. Gli effetti collaterali della pillola SONO RISCHI PER LA SALUTE di una donna e di questi dovrebbe essere perfettamente informata e conscia. Un medico che apertamente ammette che sia un bene nasconodere informazioni a un proprio paziente per non “suggestionare” per me ha già detto e dimostrato tutto. Poi però certo “siamo aperti a ricevere segnalazioni e dubbi da parte delle pazienti”, peccato che non venga in mente molto spesso a una donna di parlare di problemi depressivi, digestivi e immunitari (fra gli altri) con il proprio ginecologo se prima non è a conoscenza che ci potrebbe essere una correlazione con la pillola.

      Erica Blue