Beauty, Lifestyle

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25 ottobre 2016

Perché il movimento #nomakeup non mi ha convinto

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Ho sempre amato il make up, dalla prima volta in cui ho ricevuto il permesso di mettermi il mascara sulle ciglia. E ho sempre guardato le donne che non si truccano mai con un misto di ammirazione, nel caso mostrino una pelle perfetta, e soprattutto di incredulità.

Probabilmente avrete sentito che alcuni mesi fa la cantante Alicia Keys durante gli ultimi MTV EMA’s e poi con una lettera alla newsletter Lenny di Lena Dunham ha dichiarato di non volersi mai più truccare: #nomakeup è l’hashtag con il quale ha sancito questa scelta. “Non voglio più nascondermi. Non la mia faccia, non la mia mente, non la mia anima”, ha dichiarato. “Ogni volta che uscivo di casa ero preoccupata del mio aspetto: e se qualcuno mi fotografasse? E se poi postassero l’immagine sui social network?”. E ancora: “Perché cercare sempre una perfezione imposta dall’esterno?“, spiega Alicia.

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Encomiabile, pare, e la sua scelta ha dato il via ad articoli di lode, seguaci di hashtag e il riconoscimento del “movimento” #nomakeup. “Alica Keys lancia la moda acqua e sapone” trovo tra i risultati di google quando cerco tra gli articoli che riportano la notizia. E mi chiedo: “lancia la moda”?? Maddeche. “Acqua e sapone” è un termine, alquanto antiquato, perché si utilizza da quanto? E che quella di non truccarsi sia una nuova moda è groundbreaking come i ben noti fiori a primavera. Quante donne non si sono mai truccate e mai lo faranno? Tante, tantissime, da anni, da sempre. Solo che non ne hanno mai fatto un hashtag, una bandiera e non vanno in giro predicando che questo abbia loro svoltato la vita. È una (banale) scelta personale. Una come tante. Non migliore e non peggiore di altre o del suo contrario.

Leggo ancora tra i titoli di articoli trovati da google “Come ricreare il no make up look di Alicia Keys “e qui direi che come al solito arriviamo al puro non-sense. Dove qualsiasi azione è svuotata del suo significato originario e si trasforma in acchiappa-clic dai siti web. E trovo poi anche il titolo: “Le bellissime senza trucco.” Ecco, qui vorrei soffermarmi. “Bellissima” è tra gli aggettivi più usati nel commentare la scelta di Alicia Keys: “è sempre bella”, “è ancora bellissima anche così”, “è più bella così al naturale”. Sì esatto, Alicia Keys è una bella donna con e ovviamente anche senza trucco. Mi viene in mente allora una donna come Susanna Camusso (non per particolari simpatie, così, random), la segretaria sindacalista della CGIL, lei è no make up da una vita, a volte anche #nonmifacciolatintaesivede. Dove sono i “bellissima” per lei? E gli hashtag? E l’encomio per avere un’anima pulita e per non cercare una perfezione imposta? Per lei come per la mamma, l’impiegata e la sportiva senza trucco.

Perché questo è per me alla fine il nuovo #nomakeup, l’ennesimo elogio della bellezza. L’ennesimo concentrarsi ancora una volta sull’aspetto esteriore. Perché devi essere bella e adesso pure bella senza makeup. Altrimenti senza la perfezione della bellezza e senza trucco sei una Susanna qualsiasi, magari anche derisa per la sua scelta di non truccarsi. Una sciatta.

Io ribadisco il mio amore per il makeup, per i colori, per la calma che mi trasmette l’atto di trasferire questi colori sul viso. E soprattutto rivendico la mia dose di correttore. Un diritto mio e anche di qualunque adolescente (e non) coi brufoli. Vogliamo dire anche a lei che non deve nascondersi, che deve liberarsi? O in questo caso diventa forse più privarla di un aiuto, estremamente innocente tra l’altro, per conservare un’autostima probabilmente già messa a dura prova? Ma Alicia Keys non ha l’acne e quindi.

So che la scelta di Alicia è dettata anche dall’attuale trend del make negli Stati Uniti che prevede un trucco molto marcato, molto finto, molto Kardashian. E che anche a me non piace per niente. Countouring estremo, tre dita di fondotinta, chili di ombretto e ciglia finte non le vedo neanch’io in effetti come la strada maestra verso l’emergere del proprio sè. Ma anche in questo caso non sento la necessità né di dover giudicare, né di prese di posizione estreme. Ci si può anche truccare di meno (o meglio), nel caso.

Quando si parla di make up – che non equivale al botox, alla chiurugia estetica a una modifica definitiva del proprio corpo – sarebbe auspicabile per quanto mi riguarda mantenere il tono della discussione sul piano frivolo che gli compete. Senza andare a cercare forti connnotazioni di identità, di libertà e di femminismo solo quando sono correlate a una persona famosa. Che si ribella allo star system col trucco, OMG! Alicia per me puoi andare in giro struccata e pure col mollettone in testa. Ma sei ossessionata dal tuo aspetto con o senza trucco, l’hai detto tu stessa: “Ogni volta che uscivo di casa ero preoccupata del mio aspetto: e se qualcuno mi fotografasse?” Ecco, c’è gente che avrebbe anche altro a cui pensare. Per quanto mi riguarda finché continueremo a dare tanta importanza a una cantante che ha fatto una scelta francamente blanda io continuerò a pensare che siamo davvero sempre più privi di modelli e di aspirazioni che vadano oltre il nostro aspetto fisico. E più gli diamo attenzione, più ci convinceremo (convinceranno) che sia questa l’unica questione importante.

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16 comments

  1. molto interessante il tema. io ho il tabù personale di non riuscire mai ad andare al lavoro struccata, penso non sia mai successo in dieci anni. invece al contrario non mi trucco il sabato o la domenica, dò alla pelle due giorni di libertà. senza dimenticare la crema idratante ovviamente

    Elisabetta
    • attitudine bilanciata però!

      Erica Blue
  2. BRAVA!

    S.
  3. brava amica, concordo in pieno con te

    giulia
  4. Bellissimo post ben scritto e ben argomentato !!! D’accordissimo con te!! Brava

    chiara
  5. La verita’ e’ che noi donne ci imprigioniamo in schemi precostruiti. Se sei curata, perdi tempo e nn sei imtelligente….sei meno curata, e sei sciatta…come se un filo di mascara potesse definire pensieri e aspirazioni di una persona. Personalmente non ho mai visto la correlazione tra cura di se e personalita’. Posso pensare o ascoltare un tg anche truccandomi. Non vedo correlazione pertanto non capisco tutta questa attenzione per il nomakeup. A me il colore sul viso rende allegra…

    Angelica
    • Appunto!

      Erica Blue
  6. Sono assolutamente d’accordo con te. Io adoro truccarmi. È come dipingere per un pittore. Non vedo che cosa ci sia di male a presentarsi con più all’allure.
    Poi la scelta spetta a ognuna di noi. Ma non mi si venga a dire che esere acqua e sapone sia chic. Una su mille se lo puoi permettere.

    Paola
    • Io, eheh!

      Erica Blue
  7. Gioia ti sto facendo la ola! Non reggo più questi fintissimi schieramenti virtuali, oltre che ovvi acchiappa-likes, non ne posso più di falsi problemi o proclami che già ne abbiamo a sufficienza! Uno dei luoghi comuni più banali del mondo. Se lei sente il problema dei paparazzi a tradimento, benissimo, ma magari io sento quello di volermi sentire in ordine e carina (decente, vah!) e decidere se e quando truccarmi. E allora? Mi dovrei sentire idiota per questo? Un hashtag “escocomemisento” o magari “vogliosentirmibene” sarebbe forse più appropriato a che ognuna faccia come si sente in quel momento. Bel post. Baci dalla Zietta.

    La Zietta
    • Guarda davvero, e #vogliosentirmibene suona molto più carino e positivo di quelli che hanno mai pubblicizzato!

      Erica Blue
  8. Ciao, ho letto il tuo post dopo aver sentito parlare per la prima volta di “nomakeup movement”, e trovo l’argomento affascinante. Sono giovane e bruttina per i canoni pop, vado in giro struccata perchè non sono mai stata abituata al trucco (per intenderci, ho i periodi “ora comincio anche io” ma poi mi dimentico del mascara che ho comprato). La butto lì: perchè dobbiamo per forza essere belle? Io sono consapevole di non essere la Bellucci e ho subito del mobbing per questo da preadolescente: soffrivo non per non essere bella, ma perchè non ero bella come il mondo sembrava chiedermi di essere. Per quale motivo se lavoro duramente non devo permettermi di mostrare un volto stanco? Perchè non posso avere i brufoli a tredici anni? Perchè devo negare la mia età, essere sempre sessualmente appetibile e giovane quando non ne sento il bisogno? Perchè devo provare imbarazzo nel mostrarmi a volto scoperto? E soprattutto: se la società non pretendesse tutto questo, staremmo ancora lì a usare il correttore? Scusate il polpettone :)

    Missmondo
  9. Mi spiego meglio: io non sono “contro il makeup” e anzi lo ritengo in potenza una forma d’arte vera e propria. La mia attenzione è rivolta al correttore come “aiuto per l’autostima”. Sono stata una ragazzina con l’autostima a terra e il correttore in mano. Però non lo facevo per me stessa (quando mi ricordavo, comunque) ma per paura. A un certo punto ho guardato in faccia questa paura, e ho realizzato di avere il sacrosanto diritto di avere dei difetti, fisici e no, e di fregarmene! Trovo poi che questa ossessione tutta nostra per la perfezione si proietti anche dentro di noi e limiti il nostro potenziale, cosmetica a parte

    Missmondo
    • Ma infatti, come scrivevo nel post deve essere una scelta individuale. Non ci trovo niente di strano se a te il make up non serve o non interessa! E così dovrebbe essere per tutte. Semplicemnte non mi trovo d’accordo con una cantante che ne fa un vanto come fosse chissà che cosa. Come dice tu appunto dovrebbe essere qualcosa di “normale”, una scelta di non coprire eventuali “difetti”.

      Erica Blue