403 Forbidden

La Settimana della Moda di Milano si è conclusa ieri. Questa volta vi lascio con un collage di immagini e parole, di pensieri random e d’ispirazioni semi-serie che mi hanno suscitato presentazioni e collezioni. Per prima cosa la buona notizia: il sito USA di Harper’s Bazaar dopo due stagioni consecutive ha finalmente cambiato il titolo della sua rubrica di street style milanese. Dallo storico “Ciao Bellas” (vi ricordate il post dell’anno scorso?) a un avanguardistico “Molto Bella“. Molto bene… Mando il curriculum per il ruolo di titolista da Harper’s, sembra un lavoro molto impegnativo. Ma passiamo alle presentazioni che ho visto in prima persona.

Il premio “Migliore Location” e il mio personale  “Grazie di aver fatto una presentazione qui” va alla Casa degli Atellani con la Vigna di Leonardo e alla presentazione della nuova collezione di borse Zanellato. Se vi capita andate a visitare questa villa con giardino che vi trasporterà nell’atmosfera magica di un’altra epoca. Certo probabilmente non ci troverete le signorine vestite di bianco con l’ombrellino ma vale la pena comunque.

My Own Personal Sfilata: sentirsi un po’ una buyer VIP, mi è successo da Raoul che ha presentato la collezione per la prossima estate, oltre che esposta in showroom, indossata da due modelle. Che hanno sfilato e posato solo per me – essendo l’unica in showroom in quel momento. Una visita privata nel vero senso della parola. E la collezione è fresca e con il giusto tocco di colore.

Da Hogan le modelle erano posizionate immobili su basi rialzate e tu potevi girare loro attorno e ossevare ogni particolare del look. Grazie, era geniale. Altre modelle giocavano facevano finta di giocare a flipper, altre ancora si mischiavano ridendo e camminando tra noi comuni mortali. Però le beccavi subito, chissà come mai, forse perché giravano in gruppi da quattro bionde alte 1,80 e parlando russo? E comunque oddio, comuni mortali, lì ho visto la crème delle editor mondiali, compresa Emanuelle Alt nel suo look basic nero che chissà perché non sembra mai basic. Ma che ne dite del sandalo Hogan con mini documento ID personale di riconoscimento? “Favorisca i documenti, prego”. E tu basta che allunghi la gamba.

Il bello di non presenziare alle sfilate ma andare soltanto alle presentazioni delle collezioni (volontoriamente e per scelta, non che poi pensate che sono una blogger senza inviti, eh!) è che le suddette presentazioni le fanno oltre che in location spettacolari anche in show room che si trovano nei palazzi più belli di Milano. Nel quadrilatero della moda esistono cortili interni nacosti che sono pezzi di storia italiana e di architettura. Il mio Instagram sarà presto inondato dalla mia personale serie fotograica intitolata ai Cortili di Milano.

Dentro questi palazzi ci sono sempre quei vecchi ascensori con la porta in ferro battutto e la finestrella trasparente per guardare fuori, per i quali io nutro un personale terrore (arrivavo su col fiatone ma non sia mai che io entri in quegli ascensori!). E dentro uno di questi palazzi, dentro un appartamento che ciao, ecco l’allestimento della collezione di borse Borbonese. Mi è piaciuto molto l’effetto di questi libri bianchi impilati.

E infine la collezione fresca e giovane di L’Autre Chose. Black & white ma non troppo. Girlie ma non sempre. Un giusto bilanciamento. E le scarpe con le nappine le vogliamo presto. Ah no, aspetta ci manca ancora un secolo. Ciao Bellas Colleziones, ci vediamo indossate tra sei mesi.