403 Forbidden

Avete mai fatto caso a quanto sia più facile scrivere una critica negativa piuttosto che una positiva? Stroncare qualcuno rende tutto molto più creativo, cerchi giochi di parole, fai dell’ironia. Vedi Twitter, dove questa ricerca del sarcasmo è ormai uno sport internazionale. Ma dunque, come parlare bene di qualcuno senza suonare banale? Perché per presentare Giulia questi sono gli aggettivi che userei: intelligente, brava, bella, divertente. Il suo blog è uno di quelli che davvero ti ispirano, ti raccontano qualcosa di nuovo, ti informano, ti insegnano e ti fanno ridere. E così è lei. Una persona che stimo e che sono orgogliosa di conoscere. La sua passione è la moda ma un altro punto a favore del blog Rock and Fiocc è che ci trovi anche musica, video, viaggi. E cinema. Per “5 WITH” ho chiesto quindi a Giulia di segnalarci i suoi film preferiti per i vestiti, quelli con i costumi più belli. Che ha suddiviso tra film moderni e “vintage”. Tra scelte eccellenti (non scontate) e le recensioni scritte da Giulia ditemi se non è un post coi fiocchi.

 

1 | LES PARAPLUIES DE CHERBOURG (1964)

“Il film di Catherine Deneuve che è diventato iconico per i costumi della protagonista è “Belle de jour” ma vi quello che ha fatto breccia nel mio cuore è questo piccolo film con costumi deliziosi. L’attrice indossa tanti vestitini pastello, ha sempre un fiocco nei capelli, scarpe con tacco basso e cardigan colorati. Adorabile.” Recensione completa di Giulia qui.

 

2 | WHAT A  WAY TO GO – LA SIGNORA E I SUOI MARITI (1964)

“Quando ho visto gli still di questo film mi sono precipitata a vederlo e non sono rimasta delusa. E’ una black comedy del 1964 che ebbe un grande successo e cui costumi furono disegnati da Edith Head, che ricevette una nomination agli Oscar di quell’anno. Shirley MacLaine è una signora che cambia molti mariti e ad ogni matrimonio corrisponde un drastico cambio di guardaroba! Il mio “periodo” preferito è il rosa, quando l’attrice ha persino i capelli di questo colore.” Recensione completa di Giulia qui.

 

3 | HOW TO STEAL A MILLION DOLLAR – COME RUBARE UN MILIONE DI DOLLARI E VIVERE FELICI (1966)

“Il film di Audrey con i costumi che mi piacciono di più è “Colazione da Tiffany” ma è così inflazionato che ne proporrò un altro, “Come rubare un milione di dollari e vivere felici”, di qualche anno più recente. I vestiti sono di Givenchy e i miei look preferiti sono due: quello con la veletta e l’abito di pizzo che Audrey indossa al ristorante e quello total white con occhialoni e cappellino che indossa per guidare. Noterete che gli occhiali sono gli stessi che anche Kurt Cobain rese famosi qualche decennio più tardi. Altri look degni di nota: un tailleur verde lime, un cappotto blu con cintura e colletto bianco, un cappotto fucsia con maniche a tre quarti.”

 

4| LA PISCINE – LA PISCINA (1969)

“Film del 1969 con Romy Schneider e Jane Birkin. E’ molto bello dal punto di vista dei costumi perché Romy è vestita da donna matura, con abiti dalle linee pulite e qualche stampa sgargiante che vira verso gli anni ’70 (sono di Courrèges) e un costume bianco che avrete sicuramente visto nelle varie foto che circolano su Internet. Jane invece è vestita come si vedeva nelle foto dell’epoca: occhialoni, shorts inguinali, scarpe piatte, vestitini. Il film è anche da vedere per Alain Delon, bello da fare paura!” Recensione completa di Giulia qui.

 

5 | SWING TIME – FOLLIE D INVERNO (1936)

“Ginger Rogers nei suoi film con Fred Astaire era sempre elegantissima e indossava abiti che mai nessuno si sognerebbe di portare oggi per ballare. Famosissimo il suo abito di piume in “Top Hat” ma anche i costumi di Swing Time non sono da meno. Il costumista era Bernard Newman, capo designer di Bergdorf Goodman a New York e successivamente costumista per la RKO, dove vestì oltre a Ginger Rogers anche Katherine Hepburn e Lucille Ball per vari film. In questo film il costume più famoso è quello rosa (anche se l’ho scoperto dopo, il film è in bianco e nero) con colletto rotondo, bottoni frontali e dettagli sulle maniche e sul fondo che sembrano petali. Un altro vestito famosissimo è quello con i brillantini sullo scollo, molto sexy (per i tempi), che Ginger indossò per la famosa scena di ballo “Never Gonna Dance”. Nessuno potrebbe immaginare che la scena fu girata 48 volte e che i suoi piedi sanguinavano. Ginger era alta 1,65 e misurava 86-60-88, misure eccezionali per l’epoca.”

 

BONUS | DESIGNING WOMAN – LA DONNA DEL DESTINO  (1957)

“In tutti i suoi film Lauren Bacall è vestita divinamente ma in questo si supera, perché dovendo interpretare una costumista e stilista è il massimo dell’eleganza. Il film è una commedia molto divertente e i costumi sono stati disegnati da Helen Rose, costumista della Metro-Goldwyn-Mayer. Lauren si cambia circa 30 volte durante il film, indossando meravigliosi look da giorno e da sera che sembrano pennellati su di lei. Disse di lei la costumista :“Designing Woman was a designer’s dream come true. Lauren Bacall has a perfect figure for clothes and a genuine feeling for them”. ”

 

“Tra i film moderni mi piacciono quelli in cui i protagonisti hanno una sorta di UNIFORME, tanto che tutti sono diventati famosi anche per il ruolo importante che i costumi hanno giocato”.

 

1 | WILD AT HEART – CUORE SELVAGGIO (1990)

“Come non innamorarsi della coppia protagonista? Nicolas Cage sempre in total black e stivaloni con la sua giacca pitonata, Laura Dern invece indossa mini vestiti attillatissimi, body in pizzo sopra i collant,  scarpe rosse e capelli selvaggi. Due veri ribelli senza paura, ruoli che i loro costumi rappresentano alla perfezione.”

 

2 | CLUELESS – RAGAZZE A BEVERLY HILLS (1995)

“Film degli anni ’90 che mostra come vivono le ragazze ricche e popolari a Beverly Hills. Cher Horowitz, la protagonista, indossa tailleur con striminzite minigonne, abitini di Calvin Klein e zatteroni anni ’90 e ha un armadio con un computer che studia gli abbinamenti migliori per lei. Inutile dire che una generazione di ragazze si è consumata gli occhi su questo film su cui ancora oggi i riferimenti fioccano (basti pensare al recente video di Iggy Azalea, “Fancy”). Famosa la conversazione tra Cher e il padre che le chiede: ‘Cher, what the hell is that?’  ‘A dress!’  ‘Says who?” ‘Calvin Klein!’ ”

 

3 | GIRL INTERRUPTED – RAGAZZE INTERROTTE (1999)

“Due le protagoniste, due gli stili. Ricordo che quando vidi per la prima volta questo film non sapevo decidermi fra Winona Ryder, la brava ragazza, sempre in mocassini, pantaloni neri alla caviglia e marinière, oppure Angelina Jolie, la cattiva del film, sempre in magliette sdrucite, pantaloni a vita bassa e capelli tagliati in malo modo.”

 

4 | GHOST WORLD (2001)

“Commedia tratta dall’omonima graphic novel di Daniel Clowes, è un piccolo capolavoro nerd che ha come protagoniste due ragazze disilluse e ciniche. I vestiti si adattano perfettamente ai personaggi: magliette con scritte, chiodi in pelle, minigonne e ankle boots, perfetti per due outsider. Il personaggio che spicca di più è quello di Enid Coleslaw, che cambia oltre ai vestiti anche il colore di capelli varie volte durante il film.”

 

5 | THE ROYAL TENENBAUMS – I TENENBAUMS (2001)

“Sono di parte qui, perché questo è il mio film preferito (insieme a Colazione da Tiffany) ma credo che tutti sappiano che i costumi sono importantissimi per Wes Anderson. Tutti gli attori nei suoi film indossano una sorta di divisa e i personaggi di The Tenenbaums non fanno eccezione. I miei preferiti sono Ben Stiller e i suoi figli, in tute Adidas rosse perfettamente uguali, e Gwyneth Paltrow, che interpreta l’enigmatica Margot Tenenbaum. Margot indossa sempre abitini Lacoste a righe colorate con una pelliccia in visone Fendi, penny loafers in testa di moro, una molletta tra i capelli e un dito di legno. Durante il film si vede brevemente il suo armadio, che contiene solo abitini Lacoste, mocassini e pellicce, appunto. Il suo costume che preferisco però è quello che si vede per un breve fotogramma quando torna a casa dalla sua famiglia di origine e indossa un abito Lacoste nero con calze a rete nere e ha una molletta nera invece che rossa.”

 

Grazie ancora Giulia!

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