Lifestyle

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7 aprile 2016

5 ricette per la Schiscetta

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Sono decenni che vivo a Milano e non ho imparato neanche una parola in milanese. Anzi, una sì: schiscètta. Che direi che però è ormai una parola nazionalpopolare e la usate anche voi da Trieste in giù per chiamare il vostro lunch box che vi portate in ufficio, vero? E proprio alla schiscetta e alle sue ricette è dedicato Schisciando di Alessandro Vannicelli. Un blog che ho scoperto anni fa quando scrivevo la rubrica del “blog del giorno” su Grazia.it. Da lì ne ha fatta di strada Schisciando trasformandosi da blog fotografico, a progetto più completo e anche in libro di ricette.

E ora Alessandro ha appena lanciato il suo Furo Chic, un porta-schiscetta realizzato in collaborazione con Altriluoghi, azienda d’abbigliamento che produce capi di cotone biologico. Furo Chic si ispira al tradizionale furoshiki giapponese, un maxi fazzoletto che si usa per avvolgere e trasportare il bento (l’equivalente giapponese della schiscetta) ma anche libri e vestiti. Alessandro lo ha rielaborato in chiave italiana e made in Italy. I colori utilizzati per tingere le sue farfalle di pasta su sfondo verde o arancione sono tutti naturali e derivati dal cibo: “Pasta al pesto” con tinte ricavate dal basilico e “Pasta all’arrabbiata” con colori estratti dal peperoncino. E il Furo Chic, a seconda di come viene annodato, può diventare anche un porta tablet, una borsa smart e ovviamente una tovaglietta. Potete acquistare il FuroChic qui.

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E oggi Alessandro ci segnala per 5WITH le sue ricette preferite per la Schiscetta. Che trovo assolutamente perfette, sane e bilanciate. (Le ricette complete le trovate cliccando il link del titolo). Buon pranzo!

1 | Babaganoush con feta, melagrana e zeste di limone

“Questa crema, conosciuta anche come caviale di melanzane è popolare e diffusa in tutti i paese del medio oriente, specialmente in Libano. In estate, con del pane arabo, pomodori freschi, feta, olive e cruditè di verdura è la schiscetta ideale. Io vi propongo una versione con un tocco agrodolce molto intrigante”.

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2 | Dhal di lenticchie con Galettes aux Pommes

“Lo sapevate che la schiscia è conosciuta anche in India? Il contenitore lo chiamano “Dabba”, è in acciaio e composto da più scodelle l’una sull’altra tenute insieme da un gancio metallico.  I “dabbawala” (fattorini indiani) raccolgono più di 200.000 pranzi fatti in casa o nei ristoranti, per poi consegnarli ancora caldi ai lavoratori nell’ora di pranzo. Un meccanismo perfetto, studiato anche ad Harward, con un margine di errore vicino allo zero. Incredibile. Nel Dabba trova spazio uno dei miei piatti Indiani preferiti: Il dahl di lenticchie. Un piatto indiano speziato da portare nella schiscetta come zuppa o come contorno. E’ un’idea alternativa per cucinare le lenticchie in tutte le stagioni, potendo servirlo anche freddo”.

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3 | Piadina Veggie in salsa di avocado

“Un solo morso di questa piada farà urlare di giubilo le vostre papille gustative”.

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4 | Insalata di lenticchie con peperoni arrostiti e caprino

“Le lenticchie sono un alimento incredibile. Antichissimo, ricco di proteine, vitamine, è la pietanza classica nella dieta di molti paesi asiatici nonché dei regimi alimentari detox. La troviamo protagonista di numerosi piatti stellati, soprattutto la famosa “Lenticchia di Puy”, dal colore blu verde e dal sapore unico e speziato. Vi propongo un’insalata insolita che saprà soddisfare, chi come me, deve perdere un po’ di peso senza rinunciare a sorriso e soddisfazione a tavola.”

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5 | Chicken Salad Sandwich (in bagel)

“I Bagel mi fanno sempre pensare all’America, quando ho avuto modo di vivere a New York per qualche mese. Le passeggiate lunghissime lungo la Lexington Road, le panchine di Central Park e le attese sotto la sede del New York Times per avere una delle prime copie del giornale, ancora calda di stampa.  La colazione classica del mattino: un bagel con cream cheese, caffè americano e un buon libro. Oggi vi do la mia ricetta per i bagel home-made da preparare al vostro/a fidanzato/a per un brunch domenicale o per una schiscetta diversa dal solito”.

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Tutte le foto sono di Alessandro Vannicelli.

 

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