Fashion, Lifestyle

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23 aprile 2016

blueWEEKLY #16

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1 | MIA Photo Fair a Milano: Se siete a Milano dal 29 aprile al 2 maggio vi consiglio una visita a MIA, la fiera internazionale d’arte contemporanea dedicata alla fotografia e all’imagine in movimento.

“MIA Photo Fair, nata nel 2011 da un’idea di Fabio Castelli, è la prima e più importante fiera d’arte dedicata alla fotografia e all’immagine in movimento in Italia. MIA Photo Fair offre ai propri visitatori un percorso esaustivo sulla fotografia d’arte presentando da una parte Solo Show e dall’altra stand collettivi con un progetto curatoriale specifico.  MIA Photo Fair nasce con l’obiettivo di evidenziare il ruolo trasversale che la fotografia e l’immagine in movimento hanno assunto tra i linguaggi espressivi dell’arte e  del sistema dell’arte contemporanea.”

Queste sono alcune (delle innumerevoli!) opere, artisti e fotografie che troverete.

0_Giovanni Gastel Winnie Harlow per Glamour, 2015

Grace Kelly during the during the shooting of “To Catch a Thief”. Cannes 1954

Grace Kelly, Cannes 1954

26_Giovanni Gastel_press

30_Casper Faassen_press

31_Schilte & Portielje_press

32_Albert Watson_press

37_Angela Lo Priore_press

38_Arno Rafael Minkkinen_press 80_Mustafa Sabbagh_press

 

2 | Pink is the Colour: Another Magazine analizza il significato culturale del colore rosa attraverso moda, architettura e film. E visto che ormai il rosa è un’ossessione collettiva vale la pena di leggerlo (in inglese).

“So instead of being fixed, pink is rife for exploitation and subversion, and in recent years it has often been used by female artists and designers as a way of dismantling the very assumptions that accompany it. Consider this pink as the interloper: the Pepto-Bismol shade – deeper than cherry blossom and more chemical than petrol station carnations – that can’t be defined as only sweet and saccharine. In fact, having looked closer at its use and purpose over the years, it seems something far more subversive is going on…”.

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3 | Kaleidoscope, Blend Colors and Patterns: Sono davvero stufa delle case completamente in bianco e nero, molto scandinave e molto Pinterest, perciò grazie Gestalten per questo libro di interni COLORATI.

“More and more people are turning to high-contrast spaces with brilliant wall colors and patterned sofas. Our new book Kaleidoscope is a showcase of surprisingly different residences that range from the beautiful to the bizarre. This book offers inspiration for anyone bold enough to re-imagine interior design in any way they can think of.”

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4 | How a DHL T-shirt became this year’s must have [via The Guardian]:

Guardate questa T-shirt gialla con il logo DHL. Se state strabuzzando gli occhi e non vi dice nulla sappiate che avete davanti a voi uno dei must-have di questa stagione. La maglietta gialla DHL di Vetements è il capo più chiacchierato dell’anno. Costa più di 250 dollari, per una T-shirt che indossa praticamente uguale (a 10 Euro) il tizio che vi citofona per consegnarvi il pacco dell’online shopping. Anzi no, perché quella di Vetements è di Vetements e quindi rappresenta la quintessenza del cool dei nuovi giovani cool. Demnia Gvasalia – l’ormai osannato – designer del marchio ha dichiarato: “E’ brutta, ecco perché ci piace”. Un concetto che in effetti solo la gente cool invasata di moda comprende – e quindi li distingue – e questo fa comprare loro felpe e magliette con un un rincaro del 300%(?) sul costo di produzione. (Non sono neanche 100% cotone). Se tutto questo vi sembra assurdo e non indossereste la suddetta T-shirt neanche per andare a buttare la spazzatura, beh sappiate che “il mondo moda” dei ventenni di oggi è questo. Non avete idea di quanto si parli sui media fashion di Vetements. Che pare sia il messia del nuovo cool. La mia opinione da 2 cents (come si suol dire) sulla vicenda è che sono sempre stata un’amante delle ugly shoes (le scarpe “brutte”) e non raccomando mai un outfit perché è “adatto e valorizza il tuo fisico”: penso sempre che se un capo ti piace e valorizza il tuo essere lo indosserai molto meglio. Ma una maglietta gialla con un LOGO? Per giunta di una società di spedizioni? Mai e poi mai potrà creare in me l’illusione di essere cool. Anche perché o uscite e conoscete solo con gente modaiola, che sa di cosa si tratta, altrimenti provate a convincere gli altri che questa maglietta in realtà “è fighissima”. E poi non ci vedo nessuno sforzo creativo purtroppo.

 

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5 | Fashion & Food, a Recipe for Success? [via Another Magazine]: Cibo e moda, un nuovo connubio di successo? E se lo chiedono anche?

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BONUS | Ho trovato su Milano Today questa carinissima mappa delle gelaterie più buone di Milano, divise per zona.

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5 comments

  1. Ho fatto un viaggio meraviglioso attraverso le foto. Adoro le foto che dicono qualcosa. Quanto al cattivo gusto della t_shit ti do completamente ragione.

    Paola
  2. L’articolo sul rosa, super interessante… io non sono mai stata particolarmente simpatizzante ma da qualche anno (anzi per essere precisa da quando ho visto il film Il riccio, penso di ricordarmelo solo io questo dettaglio :)) mi ha iniziato ad essere simpatico questo colore.. poi la muuuoda ha fatto il suo lavoro ;)!
    Il MIA niente non ce la posso mai fare a venire… che peccato!!! La maglia della DHL… ehmm ok… Interni colorati? Adoro! La mia casa non potrà mai essere solo bianca e minimal, acquisto e mi innamoro di pancia non potrei mai pensare agli accostamenti cromatici!
    La mappa me la salvo per la prossima volta a Milano che mi manca davvero tanto, come ammetto, non avrei mai detto!!

    erika
  3. bellissimo articolo come sempre, la mia rubrica preferita (fossi in te la posterei di Lunedì!)

    giulia
    • mhm, in effetti ci stavo pensando anch’io!

      Erica Blue