Lifestyle

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29 agosto 2016

Lezioni di riordino. E di felicità.

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Se riconoscete qualcosa di familiare nella mia foto qui sopra allora probabilmente avete letto anche voi “Il magico potere del riordino” della giapponese Marie Kondo. Quelle che vedete sono tre T-shirt piegate secondo il suo metodo. Non sono decisamente la prima a parlare di questo libro che oltre a essere diventato un bestseller mondiale per me è un libro che fa riflettere (e di questi tempi in cui si riflette molto poco…). Perché riorganizzare e mettere a posto la propria casa significa anche mettere in discussione noi stessi e fare posto a ciò che davvero è importante nella nostra vita.

E’ un libro semplice, nel quale le informazioni pratiche sono alla fine piuttosto scarne ma che mi ha trasmesso quel senso di “freschezza” – è una parola che utilizza la stessa Kondo – verso gli oggetti (e la vita) e quel desiderio di “anti-accumulo” la cui direzione mi sento molto più serena di aver intrapreso. “Uh, quella cosa costa solo 10 (20, 50, 100) Euro, anche se non mi convince poi troppo è un affare, devo comprarla!“. Ecco questa è la strada dalla quale mi sono tolta. E sono più felice.

Per imparare il metodo Kondo per mettere in ordine la vostra casa – ovvero buttare via prima tutto il superfluo e ripartire poi con gioia da ciò che è rimasto e ci piace davvero – vi rimando naturalmente al libro stesso. Questi invece sono gli insegnamenti che personalmente ho trovato più interessanti.

1 | Il metodo Kondo per piegare i vestiti

Non accatastare i vestiti e riporli invece in verticale è stato il consiglio definitivo. Non metterò mai più le magliette una sopra l’altra nel cassetto ma una accanto all’altra. Piegandole nel metodo “a quadrato e poi ripiegate in tre in modo che stiano in piedi”. E non mi capiterà mai più di dimenticarmi quali T-shirt possiedo, di pescarne una completamente spiegazzata nell’angolo dell’armadio ed esclamare “uh, non mi ricordavo assolutamente di averla e non la metto da mesi”.

Piegare il vestiti elimina le grinze e “rinforza il tessuto” secondo Marie. E decisamente occupa meno spazio. Confermato. Cassetto prima straripante, cassetto dopo con spazio ancora da utilizzare!  Anche le valigie d’ora in poi sempre con abiti piegati in questo modo.

Qui c’è una guida video sul metodo Kondo per piegare i vestiti.

2 | Il focus sulle emozioni

“Indossare abiti che non vi dicono niente vi rende felici? […] Avere accessori che sapete non indosserete mai vi rende felici? La risposta […] dovrebbe essere “no”. Immaginatevi circondati solo da cose che parlano al vostro cuore. Non è lo stile di vita che avete sempre sognato? Conservate solo ciò che vi emoziona, il resto buttatelo via senza ripensamenti”.

Ecco esattamente, Marie.

Avevo parlato anche qui di come sentissi la mancanza di una dimensione emotiva anche nell’armadio. Se è vero che sono le persone e non gli oggetti i riferimenti importanti della nostre vite è anche vero che se non amiamo ciò che compriamo continueremo a comprare cose indiscriminatamente e compulsivamente senza mai esserne appagati.

Questo libro è invece infuso dell’amore che dovremmo provare anche verso gli oggetti. Che non equivale a: “Oddio, oddio ho la nuova IT-Bag che gioia, che gaudio. La settimana prossima ne compro un’altra e faccio invidia a tutti!”.

“Toccando i vestiti si infonde loro energia. Piegarli è un gesto per dimostrare loro il nostro affetto. Dobbiamo ringraziarli di aver protetto il nostro corpo. Guardate i vostri vestiti, toccateli, colmateli di attenzioni e fate loro sapere che non vedete l’ora di indossarli. Ringraziate i vostri abiti e accessori ed esprimete loro la vostra gratitudine”.

Queste sono alcuni dei suggerimenti di Marie Kondo. E’ pazza?? Mentre leggevo queste frasi pensavo: se le avesse scritte un’americana in un libro di self-help probabilmente sì, l’avrebbero presa per un po’ andata. Ma una giapponese può permettersi questo tipo di romantico misticismo, descritto in tono assolutamente neutrale come fosse scienza. Dunque sì, possiamo anche noi sussurrare paroline dolci ai nostri vestiti. E salutare la nostra casa quando torniamo a fine giornata. OKAY?!

Con il metodo Marie Kondo “cosa pensate che succederà? Innanzitutto ciò che possedete diminuirà notevolmente. Poi, cosa più importante, assaporerete una sensazione di freschezza che non avete mai provato e acquisterete piena fiducia nella vita che vi aspetta.” La quantità giusta di oggetti da possedere farà clic nella vostra testa”.

E’ anche questo ciò che ho apprezzato del libro. Non ci sono regole di quantità o modalità per il guardaroba perfetto. Non dobbiamo vivere come asceti in una caverna. Non dobbiamo privarci di tutto. Dobbiamo semplicemente amare ciò che possediamo e comprare solo ciò che amiamo davvero.

“Concentratevi sulle cose da conservare in base a ciò che vi fa stare bene e godetevi la vita secondo le vostre regole”.

“Accumuliamo le cose materiali per lo stesso motivo per cui mangiamo: per soddisfare un desiderio. Comprare in maniera compulsiva e mangiare e bere in eccesso sono tentativi di alleviare l’ansia”.

“Chiedersi che cosa vorreste avere e come vorreste vivere è la stessa cosa”.  Marie Kondo, Il potere del riordino

 

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6 comments

  1. che pace… :)

    CHIARA
  2. Ciao stella. La stessa cosa la pratico da tempo (sai la Zietta è sempre avanti…), anche se a dire il vero avevo iniziato a pensarci nella scia Feng Shui/Space Clearing che però è anche una filosofia di vita, quindi ancora meglio. Inevitabilmente, ho letto anche la Kondo e mi ritrovo con te. L’unica cosa che mi ha lasciata basita è: ma se davvero da bambina invece di giocare con gli altri bambini o con le bambole, metteva in ordine in casa…. mi sono venuti i brividi… un po’ Psyco…
    Baci
    La Zietta

    La Zietta
    • ahah, sì in effetti quello sembrava un po’ esagerato!
      Per me psycho anche quando ha strappato delle pagine dai libri. NON SI FA!

      Erica Blue