Blue Notes

Blue Notes

25 luglio 2015

Quando il titolo è più interessante dell’articolo

 

I 10 viaggi da fare prima dei 6 anni, le 5 scarpe più scomode del mondo, i 7 outfit che ogni fashion blogger ha pubblicato almeno 15 volte. I blog stanno dando i numeri.

Se non hai un numero nel titolo, una classifica, un “best of” il tuo post non lo legge più nessuno. Hai qualcosa da dire, da raccontare, da consigliare? Mi raccomando non scrivere un testo personale, con un’introduzione, uno sviluppo e una conclusione. Perché mai se puoi dividerlo in 5 veloci punti?

 Ammetto che ogni tanto mi lascio sedurre anch’io da questa tecnica. Tutto sommato dividere un articolo in punti lo rende più chiaro, più veloce da leggere, a volte anche più simpatico. Ma qui vorrei sottolineare come questa sia diventata ormai un’ossessione collettiva dei blog. Come le foto delle cosce photoshoppate, come vantarsi di andare alla fashion week senza avere nessun invito, come le scarpe Lita cinque anni fa.
Il mio feed quotidiano di Bloglovin sembra la copia di quello del giorno prima e del giorno precedente ancora. Per ogni aspetto della mia vita trovo 10 semplici mosse per migliorarla in un batter d’occhio. Sei vessata sul lavoro, il tuo ragazzo ti ha mollata, sei depressa e scoraggiata? 1. Siediti. 2. Preparati una bella tazza di tè. 3. Compra un mazzo di fiori. 4. Indossa il tuo vestito preferito. 5. Iscriviti a un corso di yoga. E vedrai che tornerai a sorridere.
MA CERTO. A leggere questi consigli dovrei iscrivermi a un corso di autocontrollo piuttosto, altro che di yoga, per evitare i pensieri di distruzione verso l’autrice del suddetto articolo, che immagino di picchiare a sangue con il suo bel mazzodi fiori. E di cospargere poi il suo corpo con del buon tè.
 Il bello è che questo trend non lo sfruttano (solo) le outfit blogger, che d’altronde notoriamente non sanno scrivere articoli, ma è utilizzato da siti e blog considerati più seri, quelli patinati, quelli che pubblicano otto post al giorno. Quelli che un tempo erano scritti da giornalisti. Se Instagram ha quasi ucciso i blog, i titoli acchiappa-clic stanno dando loro il colpo di grazia. L’apparenza e l’omologazione dei contenuti prima di tutto, signore e signori. Pare sia il punto 1. della lista per avere successo sul web.

 

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8 comments

  1. Ben ma anche tu Devi imparare a scrivere…manca la conclusione a questo post!!!

    Anonymous
  2. I agree on the mostpart, but then again most people just go to the posts for the pictures and not text- especially if reading a blog not in your native language! (like this one is for me, except I do read the text and thank goodness you translate everything <3 )

    Alejka
  3. Giusto l'altro giorno mi sono imbattuta in un articolo dal titolo numerico "5 easy tricks to help you write catchy headlines" 😉

    doolally78
    • Ecco questo riassume proprio PERFETTAMENTE! 😀

      Erica Blue
  4. That's an interesting topic, haven't thought about it before!
    I sometimes find such lists annoying myself, but if fashion/ celebrity magazines do this on their websites, maybe they do this because they need to keep things simple so people will read them at all. Not all of their readers have a higher education or like to read much.
    On the other hand: A serious magazine should try to get people to read more and not make everything so easy that any 11-year-old could understand it!

    T.