Lifestyle

Lifestyle

4 novembre 2015

Ottobre a Taormina, appunti e consigli di viaggio

taormina-travel-1

Sono atterrata all’aeroporto di Catania un mercoledì di fine ottobre sotto una pioggia scrosciante. Ma nonostamte tutto quel grigio durante il tragitto in macchina che mi portava verso Taormina si faceva già strada la bellezza della Sicilia: piante grasse e fichi d’India ovunque, un panorama a 360° gradi, pietra lavica nera ai bordi dell’autostrada, testimonianza dell’eruzione che distrusse Catania centinaia di anni fa, ma che ha creato paesaggi che sembrano quelli di un altro pianeta. Arriviamo a Taormina e saliamo verso la cima ancora sotto la pioggia, dove file di turisti con i loro ombrelli aperti si accingono a esplorare la cittadina.

A pomeriggio inoltrato arrivo al Belmond Grand Hotel Timeo, lo splendido hotel che mi ospiterà in questi tre giorni e che si trova proprio accanto al Teatro Greco (al quale è collegato anche da una sorta di passaggio segreto che usano le star per accedervi prima di un concerto!). Ad attendermi in camera un benvenuto a base di paste di mandorla. Ma sarà una camera che continuerà a viziarmi, dal fiore posato di sera vicino al bicchiere d’acqua come a dirmi buonanotte, alla stanza che mi aspetta trasformata, con le tende tirate, le persiane chiuse e il letto perfettamente preparato per il riposo.

taormina-belmond-timeo-1

taormina-belmond-timeo-3

La mia Junior Suite al Belmond Timeo con terrazzino e splendida vista sulla baia di Naxos.

taormina-belmond-timeo-2

taormina-belmond-timeo-4

Giovedì mattina partiamo per Ortigia e al nostro arrivo fortunatamente splende il sole! La luce qui fa davvero la differenza mettendo in risalto l’azzurro del cielo con il bianco della pietra delle case, della piazza principale, delle chiese.

taormina-travel-ortigia-1

taormina-travel-ortigia-2

Una visita alla Chiesa di Santa Lucia alla Badia (sotto) è d’obbligo: facciata barocca e all’interno una tela originale del Caravaggio (compare il suo stesso volto nel quadro).

taormina-travel-ortigia-3

taormina-travel-ortigia-4

A pranzo ci spostiamo a Capo Mulini, piccola frazione di Acireale sul mare (ad altissima densità di ristoranti, 10 in 20 metri!) e ci fermiamo a mangiare a Il Porticciolo. Antipasto di mare misto (che per me poteva tranquillamente essere il pasto completo), dove provo per la prima volta le “patelle”, molluschi che si trovano – molto saldi eh, ci voleva un po’ a scardinarli con la forchetta! – in una conchiglia dal bellissimo interno argentato. E poi spaghetti con l’aragosta che sì, potrei mangiare tutti i giorni.

taormina-travel-siracusa-1

Più tardi ci spostiamo a Siracusa per visitare il Parco Archeologico della Neapolis, che ospita un anfiteatro romano e il famoso Orecchio di Dioniso, una caverna artificiale alta più di 23 metri che segue in parte il corso di un acquedotto scavato nella roccia. E’ noto per la sua acustica particolare, c’è un punto in cui si riesce ad ascoltare ogni sussurro che arriva dal basso come amplificato. Infatti la leggenda vuole che venisse utilizzata dal tiranno Dionisio per captare i discorsi dei prigionieri che rinchiudeva nella caverna.

taormina-travel-siracusa-2

Quanto era immenso questo cielo?

taormina-travel-siracusa-3

Un salto nella cultura siciliana e nella conservazione delle tradizioni e della cultura popolare ce lo fa fare il Teatro Museo dei Pupi di Turi Grasso. In tutta Italia sappiamo cosa sono i Pupi ma io, fino a oggi, non ne conoscevo le diverse “scuole”, le tecniche di costruzione dei burattini e anche il fatto che il teatro dei pupi è praticamente un precursore delle fiction. Un tempo per soli uomini, che andavano ogni sera in questi teatri per vedere rappresentate le gesta e le battaglie di cavalieri in armatura. Lo spettacolo era “a puntate” e continuava la sera dopo. Proprio come succede oggi per le nostre serie tv. Questo piccolo museo vale una visita anche solo per la passione con cui “Turi” ha costruito i suoi Pupi, la stessa con la quale suo figlio ci ha raccontato la loro storia e ci ha insegnato come si manovrano questi pesantissimi burattini.

taormina-travel-pupi

taormina-travel-belmond-timeo-1

taormina-travel-belmond-timeo-2

taormina-travel-belmond-timeo-3

A cena siamo ospiti del Belmond Villa Sant’Andrea, hotel affacciato sul mare e con spiaggia privata, perfettamente collegato al “fratello” con frequenti navette. L’ospitalità anche qui è sempre perfetta, la vista sul mare assolutamente breathtaking, da cartolina, la cena e i cannoli siciliani deliziosi.

La mattina del mio ultimo giorno siciliano apro le persiane della camera e per la prima volta vedo finalmente il sole mattutino! Dopo un’ottima colazione affacciata sulla terrazza della ristorante decido quindi di fare un giro nei giardini del Belmond Timeo. E mi dirigo poi a piedi verso Taormina, non c’era ancora stato il tempo di visitarla prima. Taormina “vecchia” in realtà è minuscola, due strade principali che ovviamente trasudano un po’ troppa paccotiglia turistica, come succede ovunque ci sia grande affluenza di turisti. Ma la vista sulla baia è impagabile. E mi è subito chiaro del perché affascini così le migliaia di persone che vengono a visitarla.

taormina-travel-taormina-1

taormina-travel-taormina-2

taormina-travel-taormina-3

 

taormina-travel-catania-1

taormina-travel-catania-2

La mattinata prima della partenza ci lascia il tempo di una breve ma intensa visita di Catania. Cominciata con Palazzo Biscari. Vi raccomando caldamente di prenotare una visita guidata perché questo palazzo, costruito tra Seicento e Settecento, racchiude in sé molti anneddoti, anche divertenti. Dalla nota “bruttezza” della famiglia nobile che lo ha costruito, al fatto che durante la Seconda Guerra Mondiale il suo splendido salone fu utilizzato come… campo da tennis indoor dalle truppe inglesi. Particolare che fa sorridere in un primo momento, poi rinnova la consapevolezza che durante le guerre neanche una tale bellezza storica e artistica si salva dall’abbrutimento.

Dopo Palazzo Biscari ci dirigiamo al noto Mercato del Pesce e ci fermiamo a pranzare all’Antica Marina, ristorante che si trova proprio dentro al mercato. Seduta a tavola dalla finestra che avevo accanto vedevo i pescivendoli sgusciare gamberi e tagliare tranci di pesce a una velocità impressionante. Qui mi sono gustata un antipasto misto di crudi di pesce (consigliato!) e un’ottima pasta con gamberetti e pesto di mandorle. Questi tre giorni siciliani sono stati per me ricchi di scoperte, di ottima cucina (mi sembrava di essere sempre a tavola!) e, nonostante appena uscisse un raggio di sole qui tutto si trasformasse, sono stati anche portatori di una sana voglia di tornare in questa terra d’estate. Perché tutto urlava “estate”, dagli aperitivi in riva al mare, a quel cielo che non ho ancora potuto vedere privo di nuvole, completamente e infinitamente tinto d’azzurro.

 

tutte le foto sono mie: blueisinfashionthisyear.com

    facebooktwittergoogle_pluspinterest

TAGS: ,

8 comments

  1. Bello questo post!

    Edgar
    • Grazie!

      Erica Blue
    • thank you Alma!

      Erica Blue
  2. Hmm this brings me in a holiday mood! Beautiful places!

    Nena
    • yes, a totally beautiful trip!

      Erica Blue
  3. Devo dire che dopo tanta bellezza e la tua descrizione così accurata e ricca di particolari mi hai fatto venire una voglia matta di andarci.

    Paola
    • Ah che bello, grazie! Sono posti stupendi!

      Erica Blue