Il bomber verde. E’ uno di quei capi che amo vedere fotografato. Che adoro vedere abbinato. Che mi sembra semplicissimo per creare look super cool. E che probabilmente poi non è così. Ne ho comprato uno la scorsa primavera ma è in cotone e senza l’effetto lucido (mi piaceva per quello). Perché devo ammettere che per quanto lo possa apprezzare in foto vedermelo addosso mi fa sentire troppo il richiamo degli anni Novanta. E per me che li ho vissuti nell’età del liceo il bomber in quegli anni non lo mettevano certo le fashioniste. Santo cielo, no. Le fashioniste non lo avrebbero neanche toccato con un guanto. Perché il bomber era la giacca dei tamarri. Dei truzzi. Di quelli che andavo nei locali che di certo non frequentavi tu. E che di certo non frequentavo io. Io che negli anni Novanta ero tutta una sciarpina di lana fatta a maglia, una magliettina a righe colorate e un paio di pantaloni di velluto a coste second hand (dopo arrivò il periodo del nero totale.) E dunque meno male che hanno riabilitato il bomber. Che è tornato a essere ancora la giacca degli aviatori. E non dei truzzi. Di sicuro alla Fashion Week lo amano.

Foto via:

Collage di copertina| gilda via styledumonde, rose via jalouse magazine 2012, editing mio

1 | nssmagazine

2-5, 8 | theimpression

6,9 | styledumonde

7 | vogue