Qualche giorno fa alla televisione ho guardato casualmente “Le verità nascoste” (What Lies Beneath, 2000) un thriller di Robert Zemeckies con Michelle Pfeiffer e Harrison Ford, che non avevo ancora visto. Dove il nostro Harrison per una volta – non è spoiler vero se si tratta di un film di 16 anni fa? – non è l’eroe buono, anzi. Ma trama a parte ciò che ho seguito con curiosità, oltre alla bellezza eterea e sofisticata di Michelle Pfeiffer, erano i suoi look. Costumi perfetti per una moglie ricca, intellettuale che vive in una villa fuori città. Un mix di colorini chiari, tessuti freschi, qualche rosino e blu, pantaloni di cotone dritti, mini e maxi cardigan a tinta unita, per un minimal molto pulito anni Novanta. Fatta eccezione per la scena dove Michelle fa la sexy e indossa uno stupendo abito rosso di seta. L’unico di cui ho trovato persino uno (scarso) reperto fotografico. Per il resto niente, sul web ci sono solo foto della scena della vasca e, per chi ha visto il film, sa di cosa sto parlando.

Ma in realtà stavo raccogliendo da tempo un po’ di ispirazione anni Novanta, perché oltre alla versione grunge, in quel decennio andava un look minimal che trovo molto on point, e non solo io, visto che è tornato molto, appunto, attuale. Armani, Jil Sander, Prada e Ferragamo vintage anni Novanta. Perfetti anche nel 2016. Forse, taglio delle spalle a parte. Quest’estate ho voglia di tanto cotone e di lino, un tessuto che definirei “adulto”, a quindici anni non ti piace per niente. Poi scopri che ha un’eleganza e una freschezza impareggiabili. E dunque: colori neutri, tanto bianco, un po’ di blu navy e tanto cotone e lino. E per la sera un abito di seta color ciliegia. Come Michelle.