Fashion

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8 novembre 2016

Sull’atemporalità dello stile francese

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Questo post è un mash-up tra un film francese del 2015 che sembra uscito negli anni Sessanta e un articolo sullo stile francese che sembra stato scritto oggi e invece è del 1982. Cosa li accomuna, qual è la parte finale del sillogismo? Lo stile francese, un certo stile francese, è atemporale. Immortale. E chic. Una parola ormai abusata e usata spesso a sproposito che qui però trova la sua perfetta e degna collocazione.

Qualche giorno fa ho visto il film “Un homme idéale“, un thriller francese del 2015. Un ragazzo che cerca di realizzare il sogno di diventare scrittore e lo fa spingendosi sempre più in là, lasciando da parte etica e morale. La sua ascesa al nuovo status di intellettuale ricco e chic (appunto) si evidenzia nel film con il suo cambio di look: camicie blu dal taglio impeccabile, polo bianche, giacche scamosciate, Wayfarer neri. E la conquista di una fidanzata di buona e ricca famiglia, con annessa splendida villa sulla riviera francese. Il guardaroba estivo di lei è perfetto, lo sarebbe stato per gli scorsi quarant’anni e probabilmente lo sarà per i prossimi: sandali piatti di cuoio, delicate (ma non slavate) stampe geometriche e fiorate, un bikini a righe, un prendisole bianco, il cappello di paglia.

Lo stile francese secondo me prevede due fasi di acquisizione: prima devi perfezionare l’arte del mastering il basic, ovvero prima conosci, padroneggi e applichi alla perfezione gli abbinamenti basic e poi – solo poi – ci aggiungi il tuo tocco e lo trasformi nel tuo stile francese. Il fattore cool-francese invece purtroppo è innato e non si impara se non con il sentirsi completamente a proprio agio. Nelle situazioni, nella propria pelle, nei propri abiti. (Io ho ancora da lavorare su questo fronte).

Parallelamente al film qualche giorno fa mi era capitato sotto gli occhi un articolo riproposto anni fa dal blog Dead Fleurette (è vero, sono sempre i migliori ad andarsene, perché hai chiuso blog interessante e intelligente?!), un articolo che periodicamente qualcuno – tipo me – sente il bisogno di condividere con il mondo.

The Secrets Of French Girls di Ellen Wallace è un articolo scritto nel 1982, attuale allora esattamente come oggi. Con la differenza che di articoli così oggi se ne scrivono sempre meno. È in inglese, se potete leggetelo tutto. Sì, è lungo e sì, ne vale la pena. Anche solo per ricordarci di quando esisteva ancora la voglia di scrivere, di pubblicare e di leggere articoli che non iniziassero con “Le 10 cose che…”. Io comunque vi presento qui un sunto delle mie citazioni preferite sullo stile francese (tradotte in italiano da me).

“L’eleganza è diversa dall’essere chic: l’eleganza ha a che fare con il denaro, con il tempo libero, l’educazione e l’istruzione. La donna chic è naturale, non costruita. L’essere chic non è una questione di denaro. Chic significa che, dalla testa ai piedi, c’è un senso delle proporzioni”.

“Chic significa sapere come comprare qualcosa che durerà nel tempo […]. I miei capi basic devono durare per almeno cinque anni e spesso dieci o quindici. Con basic intendo abiti che posso indossare dal mattino fino a sera”.

“Ci insegnano a essere discrete nella nostra scelta dei colori. Non c’è niente di sbagliato nei colori accesi, ma devono essere indossati delicatamente, non devono urlare. Le donne francesi evitano i colori sgargianti. Abbiamo un forte senso del non voler apparire ridicole. E anche nella moda francese più pazza c’è sempre una base comune: gli abiti devono essere tagliati molto bene”.

 

I CONSIGLI DI STILE di ELLEN WALLACE:

– Se serve un nuovo capo basic nel vostro guardaroba – come un cappotto invernale o un completo – spendete quanto più potete permettervi nell’acquisto. Considerate il nuovo capo come un investimento, come fareste per una macchina, visto che probabilmente ci trascorrerete altrettanto tempo. Se sarà ancora attuale tra cinque anni avrete risparmiato, in definitiva.

– I colori basic e classici sono sensati e attraenti ma non dimenticate di aggiungere un accessorio. Ravvivate una gonna a tubo navy e una blusa bianca drappeggiando una bella sciarpa di lana intorno alle spalle.

Non abbiate timore di un tocco di frivolezza – una spilla a forma di elefante, orecchini a forma di banana o un cappello (ma senza piume e nastri sopra per favore!). Indossate pochissimi altri accessori in questo caso per non rendere il tutto confusionario.

Il punto focale di un outfit deve essere su un capo solo. Se vi siete concesse un meraviglioso paio di scarpe che mette in risalto le vostre gambe attirate l’attenzione sui vostri piedi minimizzando il resto degli abiti. Avete un bel punto vita e una bella cintura dorata? Indossatela con pantaloni neri e un maglione nero – dimenticate la vecchia regola che argento e oro sono solo per la sera.

– Quando osservate le vetrine cercate di visualizzare gli abiti come più di ciò per cui sono stati disegnati. Una parigina visitando New York per la prima volta vide un paio di scarpe da basket maschili alte bianche e nere e decise che sarebbero state degli eccellenti stivaletti casual. Le indossa con pantaloni di cotone infilati dentro – molto chic!

– Se avete qualche chilo in più non cercate di nascondervi sotto abiti ampi e senza forma. Pantaloni aderenti e abiti tagliati bene vi staranno meglio e renderanno il peso in eccesso meno evidente.

– Evitate i colori pastello, fatta eccezione per gli accessori. Non stanno bene a nessuno.

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UN HOMME IDEAL, un film de Yann Gozlan avec Pierre Niney et Ana Girardot

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UN HOMME IDEAL, un film de Yann Gozlan avec Pierre Niney et Ana Girardot

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3 comments

  1. Sono sempre d’accordo con te. Mi piace che dai consigli utili per essere chic con poco. Belle foto e soprattutto la speranza che anche da noi si cominci a saperne di più su ciò che significa essere una vera “signora”

    Paola
  2. Lo stavo per scrivere, ma Ellen Wallace già ne parla: noi francesi ci vestiamo (e trucchiamo) per noi stesse, non per gli uomini. Però siamo presentabili dalle 8 del mattino (nessuno indossa un pigiama a casa per esempio, tranne per dormire). Al di là di questo in realtà siamo abbastanza pigre: pigre e semplici! Bellissimo articolo (come al solito!)

    L'armadio del delitto
    • E fate benissimo! Sul piagiama mi trovi d’accordo, anch’io faccio fatica a capire come non toglierselo appena esci dal letto :) Grazie Cécile!

      Erica Blue