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22 dicembre 2016

Libri con protagonisti adolescenti (i miei preferiti)

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Ho da poco finito di leggere LE RAGAZZE di Emma Cline (2016), un libro uscito pochi mesi fa, che è già un bestseller e del quale si sta parlando molto. Sia per la giovane età della scrittrice (ha 27 anni), sia per la sua scrittura ricca (di metafore e similitudini ovunque). E perché la vicenda racconta di Evie, una ragazzina che nell’estate del 1969 entra a far parte di una comunità hippie che è liberamente ispirata a quella di Charles Manson, tristemente nota per gli efferati omicidi commessi. Personalmente non ho amato troppo la scrittura delle Cline, preferisco una prosa più asciutta e diretta. Ma questo libro mi ha comunque affascinata, l’ho divorato in pochi giorni e mi ritrovo a rimuginarci sopra spesso. Perciò qualcosa (di buono) e di cui pensare me lo ha lasciato sicuramente. Poi le tematiche di sette e lavaggi del cervello vari mi hanno sempre attirato ma soprattutto il Bildungsroman dell’adolescente strano/ribelle/nerd è da sempre uno dei miei generi preferiti. The Girls mi ha fatto tornare in mente diversi romanzi letti – alcuni anche più di 10 anni fa – tutti con protagonisti adolescenti. Alcuni sono tra i miei libri preferiti di sempre. Che vi presento in questo post.

 

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La scrittrice Emma Cline con il suo libro Le ragazze

 

“Le ragazze” mi aveva ricordato in qualche modo “La mia estate d’amore” di Helen Cross (2005, My Summer of Love) dai cui era stato tratto anche l’omonimo film e che racconta l’estate di due ragazzine di estrazione sociale differente che si lanciano in un rapporto di amicizia-amore-lesbo-rapporto-totalitario-ossessivo. Rapporto dal quale, come in Le ragazze, non se ne poteva certo uscire con un tranquillo “beh allora ciao eh”. Questo è un libro, e anche un film, di cui conservo un ricordo un po’ disgustato ma di quel disgusto che è come quando continui a grattarti una crosticina sul braccio senza riuscire a smettere (per usare una delle metafore della Cline). Non è comunque tra i miei libri preferiti e lo consiglio solo a chi ama i drammi estremi.

Veniamo invece ai libri ai quali sono più affezionata, vi presento ragazzi e ragazze un po’ malinconici, un po’ outsider, un po’ diversi. Sicuramente interessanti.

RAGAZZO DA PARETE / NOI SIAMO INFINITO di Stephen Chbosky (2006)

Uno dei pochissimi libri che appena finito avrei voluto cominciare a rileggere da capo. Uno dei tanti con un titolo italiano “Ragazzo da parete” che non rende come l’originale. Visto che il titolo inglese è THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER (fare da tappezzeria, presente traduttori?). Ne è stato tratto nel 2012 un film con Emma Watson: “Noi siamo infinito” (la riedizione del libro ha poi pensato bene di tenersi questo di titolo). Il film è discreto ma non ha niente a che vedere con la poesia e la forza introspettiva del libro. Che sa rappresentare così bene quello struggimento e quella ricerca di se stesso che solo un adolescente – il protagonista Charlie – sperimenta in maniera così intensa. E quei legami di amicizia che tutti noi vorremmo restassero così per sempre.

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We didn’t talk about anything heavy or light. We were just there together. And that was enough

“I am both happy and sad at the same time, and I’m still trying to figure out how that could be”.
― Stephen Chbosky, The Perks Of Being A Wallflower

 

Altro libro preferito è LE DOMANDE DI BRIAN di David Nicholls (Starter for ten, 2003), anche da questo romanzo è stato tratto un film nel 2006 intitolato Il quiz dell’amore (continuiamo coi titoli intelligenti). Si tratta di un romanzo più leggero e divertente ambientato negli anni Ottanta dove il maldestro e super secchione Brian cerca di conquistare la bella Alice ma intanto fa amicizia con l’intelletualmente impegnata Rebecca. E commette un errore dopo l’altro. Anche in questo caso il film non è carino quanto il libro. Ho girato per anni con un foglietto nel portafoglio con scritto a mano questa frase tratta dal libro (che è tratta a sua volta da una canzone): “I saw two shooting stars last night. I wished on them but they were only satellites. Is it wrong to wish on space hardware. I wish, I wish, I wish you’d care”. Rappresentava perfettamente, come il libro, quel mood adolescenziale dove vuoi tantissimo che lui/lei sia innamorato di te. E non fai che chiedertelo e sperarlo e pensarci per tutto il giorno.

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“The sad fact is that I love Dickens and Donne and Keats and Eliot and Forster and Conrad and Fitzgerald and Kafka and Wilde and Orwell and Waugh and Marvell and Greene and Sterne and Shakespeare and Webster and Swift and Yeats and Joyce and Hardy, really, really love them. It’s just that they don’t love me back.”
“As new dawns go, this one is depressingly like the old dawn.”
― David Nicholls, Starter for Ten

 

NICK & NORAH – Tutto accadde in una notte di Rachel Cohn e David Levithan

Non ho mai voluto riavere di nuovo diciotto anni così tanto come mentre leggevo questo libro. Solo per un giorno almeno. Per poter rivivere le emozioni, la notte e i concerti in modo così assoluto. Consigliato a chi ha gusti musicali e sensibilità indie. Anche da questo libro è stato tratto nel 2009 un film col titolo omonimo (che non ho ancora visto!)

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“She’s cinematic and I’m a fucking sitcom.”

“I kiss her and she finds the light switch and turns it off, and we’re just lit in Pepsi-can colors and it’s like we’ve finally found this other kind of conversation, this conversation in gestures and pulls and pushes and breaths and grasps and teases and glimmers and rubs and expectation”.
― David Levithan, Nick & Norah’s Infinite Playlist

PREP di Curtis Sittenfeld (2006)

Poteva mancare la storia della quattordicenne di campagna che arriva con la borsa di studio nel liceo privato (Prep ovvero Preparatory School) prestigioso, elitario e snob e si ritrova immancabilmente l’outsider della situazione? Direi che è la base del romanzo e dei problemi adolescenziali. L’ho letto dieci anni fa e ne ricordo appena la trama, ricordo però con chiarezza che mi era piaciuto moltissimo. Lo rileggerei domani.

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“I always worried someone would notice me, and then when no one did, I felt lonely.”

“Anyone who’s really interested in anything spends time alone.”
― Curtis Sittenfeld, Prep

 

OLEANDRO BIANCO di Janet Fitch (1999)

E non poteva mancare neanche il rapporto conflittuale di una figlia con una madre difficile in una società ostile. Per me uno dei migliori libri a tema “sì, ho avuto un’adolescenza davvero difficile grazie a mia madre che era una pazza e ad altri adulti mai all’altezza della situazione e sono ancora viva e sana di mente grazie solo a me stessa”. Anche in questo caso ne è stato tratto un film nel 2002 con Michelle Pfeiffer nei panni della madre artista degenere e Renée Zellweger in quelli di una madre sostitutiva che ha grossi problemi pure lei. Ne incontrerà diverse di famiglie affidatarie Astrid, la protagonista, che sono tutto tranne che un modello positivo. Insomma un libro che non è certo una passeggiata nel sole. Resta tra i miei preferiti.

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“I hated labels anyway. People didn’t fit in slots–prostitute, housewife, saint–like sorting the mail. We were so mutable, fluid with fear and desire, ideals and angles, changeable as water.”

“If sinners where so unhappy, why would they prefer their suffering?
But now I knew why. Without my wounds, who was I?”
― Janet Fitch, White Oleander

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One comment

  1. THE PERKS OF BEING A WALLFLOWER é senza dubbio uno dei libri che più ho nel cuore. intenso e ben scritto, con una forte carica emotiva, ma senza mai sfociare nell’eccesso.
    sarà anche un libro dove un adolescente é il protagonista, ma molte domande che si pone sono le stesse che mi pongo io a 27. l’ipersensibilità del personaggio lo rende molto maturo emotivamente ed estremamente vulnerabile. Chbowski con uno stile semplice e lineare riesce perfettamente a trasformare le emozioni in parole. Adoro lo stile epistolare del libro.

    Prendo nota degli altri titoli, sono in una fase di letture abbastanza leggere. Ho cominciato Mrs Dolloway della Woolf ma son bloccata..

    CHIARA